...in cucina e non solo

On the Road – Estate 2022 – un viaggio alla scoperta di Svezia, Norvegia e Finlandia

…tornando verso Nord, on the road

È già un po’ di tempo che stiamo “pianificando” il nostro prossimo viaggio…e anche questa volta l’intenzione è quella di muoversi “on the road” e con il nostro minivan. La meta è verso nord e il giorno di partenza è fissato per il 2 giugno…non manca più molto e quindi siamo nel bel mezzo dei preparativi. Il punto essenziale è essere organizzati al massimo prima di partire in modo da essere preparati una volta che si è in viaggio: la check list è pronta! I vestiti li abbiamo già selezionati e riposti in modo da occupare il minimo dello spazio. Andy si è portato avanti e ha già preparato tutta l’attrezzatura per la pesca.

ATTREZZATURA per la PESCA?! MA COME? ANDY PENSA DI PESCARE IN VACANZA?! Ebbene si! Quest’anno oltre alle classiche attrezzature da pesca Andy ha in dotazione un bellissimo “belly boat”… Detto questo, l’unica cosa che manca da fare è finire di preparare le zuppe liofilizzate (rigorosamente homemade), caricare il minivan e partire :-).

Premessa: forse parte del racconto sarà romanzato per rendere “divertente” la lettura dell’articolo….o forse no…! In ogni caso si dice di diffidare da ciò che si trova in internet :-)))!

2 giugno 2022…pronti – partenza – via!!!

…siamo pronti per partire per le vacanze 🚐🎣☺️. Questo primo giorno di viaggio è ancora parzialmente lavorativo, quindi Patty, dopo aver finito di lavorare alle 11.30 torna casa a preparare  le ultime cose. La sera prima abbiamo deciso di già caricare la maggior parte del materiale, così da poter decidere di partire velocemente a secondo della disponibilità del manager Andy 🙂

Carico quindi il Bulli di acqua, AdBlue e lavavetri, aggiungo le cibarie fresche e il piumone. Ora è davvero tutto pronto! Andy arriva a casa poco dopo le 14.00 e alle 14.40 siamo già in viaggio 🚐. Io faccio da autista mentre Andy lavora.

Siamo fortunati e riusciamo a viaggiare tranquilli e quasi senza traffico. Le nuvole sono distanti e la pioggia per fortuna non scende sulla nostra strada. Facciamo la prima fermata sul confine con l’Austria, lì comperiamo il bollino dell’autostrada e facciamo rifornimento di caffè ☺️🚐☕️. Per il viaggio ci siamo organizzati con dei panini e piccoli snack. Attorno alle 20.00, siamo già in Germania, ma troviamo traffico a causa di “oggetti sulla careggiata”…così perdiamo circa mezz’ora” sulla nostra tabella di marcia, ma dal momento che non abbiamo programmato nulla siamo in ogni caso tranquilli 😉

A giugno, con il bel tempo e le giornate lunghe si viaggia tranquillamente. Facciamo una breve tappa per il rifornimento di benzina e guidiamo – dandoci il cambio – fino all’una di notte, quindi ci fermiamo in un’area di servizio a dormiamo due ore 😴. 

3.30 suona la sveglia ⏰, prendiamo un caffè e ritorniamo a percorrere l’autostrada che ci porterà a nord. Alle 7.00 siamo al porto di Sassnizt (D), ci mettiamo in coda per prendere i biglietti per il traghetto che va a Ystad. Ma c’è un piccolo problema: non abbiamo prenotato il biglietto (perché non sicuri del nostro orario di arrivo)…e ci dicono quindi che il traghetto è pieno (in particolare per la nostra categoria di auto…nemmeno avessimo un furgone super enorme!!)

Acquistiamo in ogni caso i biglietti (che ci garantiscono verranno rimborsati se non dovessimo imbarcarci) e finiamo in corsia d’attesa 🤷🏼‍♀️🙎🏻‍♂️. Alle 7.38 – dopo che hanno imbarcato tutti – ci fanno segno di salire (siamo noi più un’altro minivan e un camper). Finalmente tiriamo un sospiro di sollievo e alle 7.50 il traghetto salpa! wow…sempre più all’avventura!

Alle ore 10.00 siamo già in territorio Svedese. Il tempo è nuvoloso, ma non piove. Proseguiamo verso nord, senza fare grandi tappe e verso mezzogiorno troviamo un ristorante boutique molto carino dove pranziamo. Dopo pranzo ripartiamo in direzione Jönköping, il tempo da nuvoloso diventa piovigginoso e poi soleggiato. Al nord è sempre piacevole guidare, dal momento che le strade sono poco trafficate. Facciamo qualche tappa qua e la…e lentamente proseguiamo sempre più verso nord.

Una volta uscito il solo l’aria si scalda e la natura da il meglio di se con i suoi colori. Andy non resiste alla tentazione della pesca, e facciamo una piccola pausa ;-). Il sole è ancora caldo e decidiamo di voler proseguire il nostro viaggio, cercando anche un posto carino dove poterci appartare per la cena. Andy cucina un piatto di pasta con le verdure e ci godiamo la tranquillità del laghetto. Una volta rifocillati riprendiamo la guida perché vogliamo proseguire ancora per almeno un’oretta di strada…e questa scelta ci ha ripaga: prima con un acquazzone e poi con un bellissimo arcobaleno!

E infine troviamo anche un luogo tranquillo per la notte.

Sabato 4 giugno: iniziano in modo ufficiale le nostre vacanze…e dopo una notte ristoratrice, cullati dal cinguettio degli uccelli 🦆🪶, ci svegliamo con il sole ☀️ già alto in cielo (e sono solo le 7.30).

Ci mettiamo di nuovo in strada: puntando sempre a Nord! Viaggiamo tranquilli, senza traffico, tra foreste, laghetti e prati in fiore.

Attorno a mezzogiorno ci fermiamo vicino a un laghetto (con divieto 🚫 di pesca 🎣) 🤦🏻 e Andy – impossibilitato a pescare – prepara un pranzetto speciale: spaghetti di soia al blu di cabis con uovo saltato…😋 una vera delizia!

Nel frattempo il sole è sparito dietro le nuvole e noi ritorniamo in strada e tra una fermata qua e una là proseguiamo verso il nostro obiettivo. Purtroppo siamo in una zona dove non ci sono più laghi dove fermarsi a pescare, quindi, visto il tempo coperto e le strade tranquille proseguiamo. 

Ad un certo punto vediamo dei cartelli che sembrerebbero segnalare una deviazione per lavori in corso, ma non capiamo se la deviazione è dal lunedì al venerdì o da sabato a domenica…quindi proseguono dritti per circa 15 minuti finché troviamo l’inizio dei lavori e il ponte chiuso 🤣, ritorniamo sui nostri passi e imbocchiamo la deviazione…la quale è una strada sterrata, e a tratti un po’ morbida a causa delle piogge. Patty preferisce (giusto per scaramanzia) chiedere il cambio alla guida e lascia a Andy l’incombenza di superare gli 11 km di strada  sterrata! Per fortuna non restiamo impantanati e superiamo indenni la deviazione. 

Ore 19.00 decidiamo di fare una pausa cena, non c’è grande scelta di ristoranti e quindi ordiniamo un kebab…e ci viene servito (di fa per dire) un piatto a base di riso, con insalata, salsa e kebab…paese che vai…cultura che trovi… 😅.

Proseguiamo ancora una mezzoretta e ci fermiamo quando pensiamo di aver trovato un posto carino – dove c’è un un laghetto- per passare la notte. Ma dal momento che siamo esigenti 🤦🏼‍♀️ e ci piace svegliarci con una bella vista decidiamo che lo spot non è all’altezza e quindi proseguiamo ancora un po’. Per facilitare la ricerca dello spot ideale ci affidiamo quasi sempre l’applicazione park4night, la qualche ci da dei buoni suggerimenti.   

E vai…e vai …e vai e alle 20.33 raggiungiamo la Lapponia (non sono arrivata in tempo a fare alla fotografia, ma fidatevi, è così ☺️) e alle 21.00 circa ci appartiamo lungo un fiume. La temperatura diurna varia dai 9° ai 13°, mentre stasera si aggira attorno agli 8° e il vento è abbastanza freddo.

Domenica 5 giugno: il viaggio prosegue

Ci svegliamo prima delle sette, e ci accorgiamo che appena fuori dal boschetto il vento soffia forte e gelido, Andy prova una pescata mattutina, ma è decisamente un po’ troppo freddo, decidiamo quindi di sistemarci e di ritornare “on the road”. Dopo un’oretta di viaggio troviamo uno spiazzo che ci aggrada per fare colazione (mentre io preparo Andy ne approfitta di capire la pescosità del laghetto – che casualmente è vicino a dopo abbiamo posteggiato!). Finita la colazione ripartiamo e facciamo qualche tappa sul tragitto. Il cielo è a tratti terso e a tratti soleggiato, a volte pioviggina e poi torna il sole…questa è tipica e affascinante meteo del nord.

A pranzo sostiamo in un luogo appartato dove preparo una zuppa al volo. Prima della partenza ci siamo organizzati con dei “kit” (home made) di verdure liofilizzate, farina di patate, ecc…In questo modo basta aggiungere alle verdure acqua e sale e cuocere qualche minuto…et voliaz il pasto è pronto 🙂

Sarà stata la carica del pranzo o il lago giusto, ma nel pomeriggio Andy si diverte a pescare e di conseguenza procaccia i pasti per i prossimi giorni!!

Lunedì 6 giugno: Siamo in Norvegia e la sveglia suona alle 4.30

Obiettivo Lofoten – ma prima finiamo di raccontarvi di ieri

Anche ieri abbiamo passato un bel po’ di ore in auto e la meteo ci ha proposto tutti gli scenari possibili: dal bel sole al mattino, alle nuvole, alla pioggia mista a neve, a di nuovo il sole e alla pioggia con le raffiche di vento una volta raggiunto Bodø (Norvegia). Ci siamo diretti a Bodø perché è da li che salpano i traghetti per le Lofoten. Il termometro segna e le raffiche di vento si alternano a pioggerella fine e a sprazzi di sole…insomma, ogni 10 minuti il tempo cambia! Cerchiamo un posto dove “accamparci” per la notte (a ridosso delle città è un po’ più difficile), ma prima decidiamo di fermarci un attimo a fare il punto della situazione e a controllare i traghetti del giorno dopo. Scopriamo che gli orari “migliori” dei traghetti sono già pieni e ci resta da scegliere solo tra quello delle 3.00 del mattino e quello delle 6.00. Oltretutto abbiamo solo 7 minuti di tempo per fare la prenotazione online perché dopo le 20.00 non vendono più biglietti per il giorno successivo. Compero al volo i biglietti per il traghetto delle 6.00 (pregando silenziosamente di aver inserito tutti i dati giusti: giorno, orario, porto, auto,…) dopodiché andiamo in perlustrazione al molo per facilitarci l’imbarco al mattino. Sembra tutto molto semplice e tranquillo, quindi ci dirigiamo a un posteggio sterrato che dista 10 minuti dal molto. Andy prepara una super cena a base di pennotte alla carbonara: …non posso proprio lamentarmi di come si mangia in questo minivan 😉

Una volta che abbiamo finito di sistemare il Bulli prepariamo il letto per la notte (stavolta all’interno perché il vento a tratti è troppo forte) e ci organizziamo al meglio per facilitare il risveglio e la partenza del mattino seguente. Infatti la sveglia suona alle 4.30 e alle 5.00 siamo già in linea per prendere il traghetto!

Alle 5.15 ci controllano i biglietti e dopo qualche minuto ci fanno imbarcare…bene, anche stavolta ce l’abbiamo fatta! Alle 6.00 salpa il traghetto, per un viaggio di circa 3h45 minuti che ci porterà direttamente a Moskenes (isola Moskenesöya).

Appena mi siedo sul traghetto decido che preferisco dormire, il mare al largo sembra abbastanza mosso e vorrei recuperare le ore della levataccia. Andy invece freme all’idea di far colazione, quindi mentre io dormo lui si pappa un panino al salmone…peccato che alle 7.30 è al wc a ridare al mare il salmone che si è appena mangiato. Durante la traversata mi sveglio un paio di volte, il mare è molto mosso e non vedo Andy…intuisco cosa stia succedendo, ma non mi muovo dal mio posto, non perché io non voglia aiutarlo, ma semplicemente per evitare di fare la sua stessa fine…Finalmente arriviamo alle Lofoten indenni, Andy è un po’ pallido, ma per fortuna in ripresa! Ora siamo pronti a goderci il paesaggio da favola 🙂

La prima giornata alle Lofoten inizia con il raggiungere il villaggio più a Sud dell’arcipelago, di nome Å (che in norvegese – non a caso – sarebbe anche l’ultima lettera dell’alfabeto). Si tratta più di un museo villaggio che un vero villaggio. Qua diamo una sbirciata al museo del merluzzo, a una pasticceria del 1800 (famosa per le sue girelle alla cannella) e le rastrelliere per essiccare il merluzzo. È tutto molto pittoresco e la meteo che è clemente ci regala degli scorci suggestivi. Decidiamo di rimetterci in marcia e di percorrere la E10 (la strada principale che attraversa le Lofoten) in direzione Ramberg. A Sørvågen ci fermiamo a pranzare (gamberetti da dividere, zuppa di pesce e hamburger della casa a base di salmone affumicato e gamberetti). Il ristorante è molto carino (anche se affollato) ed il pranzo è buono! Finito di mangiare ritorniamo in strada e facciamo una breve tappa a Ramberg per scattare qualche fotografia…lì c’è una delle poche spiagge bianche delle Lofoten, ma ci sono anche i lavori in corso e un vento che ti butta a terra. Ci gustiamo quindi il panorama dal Bulli e facciamo solo qualche foto al volo che però non risulta eccezionale.

Passiamo Flakstad (dove vediamo dei surfisti – secondo noi – molto coraggiosi) e proseguiamo lungo la strada principale deviando qua e la lungo i fiordi. Infine raggiungiamo Nusfjord, piccolo e tranquillo villaggio di pescatori. Andy -da buon temerario- pesca, mentre io faccio un giro al volo nel villaggio. Il sole è orami già sparito dietro alle nuvole da qualche ora e il vento si sta facendo sempre più forte, accompagnato da sprazzi di pioggia intensa. Ci rintaniamo nel Bulli e cerchiamo un posto tranquillo per poter passare la sera e la notte.

Una volta “accampati” ci sistemiamo, facciamo un aperitivo e prepariamo la cena. Purtroppo le condizioni meteo non ci permettono minimamente di stare di fuori. L’obiettivo dei prossimi giorni è quello di girare qua e là per le Lofoten, e magari anche riuscire a fare qualche trekking 🙂

Martedì 7 giugno: Lofoten

girovagando qua e la per le isole

Dopo aver passato la notte all’interno del Bulli e aver sentito più volte la pioggia, il vento e la mini grandine (o pioggia ghiacciata – non abbiamo ancora ben capito di cosa si tratta) ci svegliamo con estrema calma e il termometro segna

Risistemiamo l’interno del furgone e partiamo alla scoperta delle Lofoten: girovaghiamo qua e la con il nostro minivan, percorrendo un po’ tutte le stradine che troviamo. La prima tappa che facciamo è lungo la strada a Moskenesoya, dove ci si presenta un bellissimo arcobaleno, dopodiché il primo villaggio che incontriamo è quello di Ballstad, da li ci dirigiamo a Sunds, dove ci cuciniamo un porridge per avere le energie per affrontare il piccolo trekking della giornata. La meteo è sempre molto variabile e incerta, e la massima che vediamo sul termometro segna 7°. Il trekking che abbiamo affrontato oggi è lungo circa 8 km (andata e ritorno) con un dislivello di circa 611 m. Il sentiero dapprima costeggia il fiordo, dopodiché si porta velocemente (fino a 90% di pendenza) in altitudine fino a raggiungere la vetta. Patty (a causa delle solite vertigini) abbandona poco sotto la vetta, mentre Andy, da vero guerriero, la cima la raggiunge! La vista -lungo tutto il sentiero – è spettacolare e si alternano momenti di sole a momenti di vento e pioggia.

Una volta rientrati nella nostra piccola casa mobile ci cambiamo e facciamo merenda. Finito di rifocillarci ci rimettiamo in strada e girovaghiamo qua fino ad incappare in un arcobaleno super intenso e spettacolare (le fotografie – purtroppo – non rendono altrettanto l’idea). Ogni tanto Andy si ferma anche a fare due lanci nel mare, e si diverte con un piccolo merluzzo. Continuiamo fino a Henningsvaer, passando da una strada suggestiva lungo la costa, purtroppo è tutto il giorno che non troviamo un bar aperto e in questo caso nemmeno un posto dove passare la notte, quindi ripercorriamo la E10 (la strada panoramica delle isole) e deviamo verso Hope e finalmente – a ridosso di un fiordo – troviamo un luogo che ci soddisfa per posteggiare.

Stasera è il momento di preparare e mangiare il pesce persico che Andy ha pescato l’altro giorno…posso solo dire che la cena era sublime e che di cabis rosso ne abbiamo ancora un pochino 🤣

Mercoledì 8 giugno: il giro prosegue

in vetta sulle lofoten

Mercoledì 8 giugno e un’altra giornata da blog è in attesa di essere letta ☺️ : stamattina Andy – vista la marea un po’ più altra di ieri sera – decide di pescare ancora, questo malgrado il sole non sia potente e le temperature sempre attorno ai 6°. Ma questa volta la sua costanza viene ripagata e mentre io preparo la colazione, Andy si presenta con un esemplare di merluzzo 🎣 che diventerà il protagonista di uno dei nostri prossimi pasti.

Facciamo colazione (non a base di merluzzo! Ma a base di porridge per avere la carica giusta per la giornata) e ritorniamo verso Henningsvaer visto che da li parte un sentiero che dicono porti a una vetta con vista spettacolare. Il trekking di oggi prevede quindi un percorso di 3 km con 550 m di dislivello (tutti però compresi in 900 m di salita). Sono di nuovo motivata e serena a provare ad arrivare in cima e so che se non dovessi farcela ci si ferma e si torna indietro. La temperatura si aggira attorno ai 7°, il vento non soffia troppo forte e qua e là ci sono nuvole che coprono il sole, ma almeno non piove.

Pronti partenza via: ore 10.00 si parte alla conquistare della vetta…ore 11.00 sono in cima a fotografare un arcobaleno e a godermi una vista da favola! Questa volta le vertigini sono riuscita a controllarle e sono anche stata in grado di superare due punti di arrampicata libera! Orgogliosa e sodisfatta vengo ripagata non solo dalla vista spettacolare, ma anche da un super Landjäger di cinghiale amorevolmente fatto da Andy. Oggi siamo stati anche super fortunati, perché una volta in cima sono caduti gli ultimi fiocchi di neve e poi è arrivato il sole a scaldarci e a farci ammirare i colori delle Lofoten.

Scendiamo con calma e decidiamo di andare a mangiar pesce in un ristorante di Henningsvaer, io mi sento particolarmente affamata e quindi prendo prima le cozze (porzione piatto principale) e poi la torta di pesce. Andy invece opta per la zuppa (versione antipasto) e Fish & Chips…il tutto risulta essere molto buono!

Finito il pasto ritorniamo on the road e percorriamo gli ultimi km sulle Lofoten per poi spostarci più a nord, mentre la meteo continua a variare tra pioggia e sole. Attorno alle 19.30 troviamo un angolo tranquillo (zona Lødingen) che da direttamente su di un fiordo… c’è anche il sole e sembrerebbe non esserci il vento 🙂 Questo ci concede una serata tranquilla e una cena leggera!

Giovedì 9 giugno: giorno di trasferta

sempre più a nord

Oggi è stata una giornata tranquilla, dove il cielo coperto ci ha accompagnato lungo tutto il viaggio. Ormai ci siamo lasciati alle spalle le Lofoten e vogliamo portarci ancora più a nord fino ad arrivare in Lapponia finlandese e poi rientrare in quella Svedese. Quando stamattina abbiamo guardato la strada da percorrere eravamo in dubbio su quale scegliere a causa di un ponte chiuso all’altezza di Badderen. Questa chiusura imporrebbe di fare un giro completamente diverso e quindi una deviazione di parecchi km – dal momento che é l’unico collegamento e l’unica strada percorribile -.

Ma per fortuna, quando a mezzogiorno ricontrolliamo lo stato delle strade, il ponte sembrerebbe essere stato riaperto definitivamente e quindi decidiamo di spingerci in direzione Alta e passare tra le foreste, montagne e poi ancora trai fiordi del nord della Norvegia

Oggi niente trekking, solo trasferta 🚐 e qualche sosta qua e là per pescare 😉🎣. Verso le 18.30, da qualche parte in zona Storslett – in un fiordo tranquillo – ci accampiamo per la notte.  Il menù di stasera è a base di merluzzo. Un grande grazie va a Andy per la costanza nel pescare e per le prelibatezze che prepari 💪🏻😋.

Venerdì 10 giugno: km su km…

quasi fino in capo al mondo

Ieri, dopo che ci siamo gustati la zuppa di merluzzo abbiamo deciso di andare a dormire presto perché come obiettivo per la giornata di oggi ci siamo fissati Capo Nord (Nordkapp). Personalmente è stata una scelta difficile quella di decidere se spingersi o meno fino a Nordkapp, perché è un luogo turistico e a dirla tutta non è nemmeno il punto più a nord. Ma una volta che ho trovato l’informazione che il luogo più a nord (Knivskjelodden) è raggiungibile solo a piedi (con una camminata di circa 8 km) e Andy mi ha fatto riflettere che non è un posto da dove passiamo tutti i giorni, ho ceduto alla curiosità di raggiungere Nordkapp. Detto questo, stamattina ci siamo svegliati abbastanza presto, abbiamo fatto colazione e ci siamo messi in strada. La prima parte del viaggio è stata caratterizzata da nuvoloni, vento e soste per la pesca (con una ricompensa per la cena di stasera).

Un po’ dopo mezzogiorno facciamo tappa ad Alta, dove troviamo un ristorante carino per pranzare. Finito il pranzo ritorniamo in strada…mancano ancora 340 km al nostro obiettivo e il paesaggio continua a cambiare…tra fiordi, montagne e distese aride,….e tante renne su tutto il percorso

Alle 18.20 paghiamo il pedaggio per Nordkapp: soffia un vento fortissimo e ci sono le nuvole. Facciamo la foto di rito, guardiamo il punto che domani vorremmo raggiungere a piedi (le previsioni meteo danno tempo bellissimo per domani), visitiamo il museo thailandese e cerchiamo un posto dove passare la notte.

Stasera la cena è a base di merluzzo freschissimo e patate.

Sabato 11 giugno: fino all’estremo nord d’Europa

in capo al mondo e ritorno

Anche ieri abbiamo deciso di dormire presto per svegliarci ancora prima. Ci siamo accampati a bordo strada, ma il vento  soffiava così forte che non si sentivano nemmeno passare le auto. Malgrado le nuvole fitte metto la sveglia alle 23.40 per – eventualmente – vedere il sole di mezzanotte, infatti a Nordkapp, se è sereno, il sole – in questo periodo – non scende mai sotto la linea dell’orizzonte.

Mi sveglio alle 23.40 e il sole è nascosto dietro alle nuvole, torno a dormire e alle 5.30 suona di nuovo la sveglia…per fortuna il vento ha smesso di soffiare e il sole è già alto in cielo e anche se il termometro segna ancora 3.5° queste sono le condizioni perfette per percorrere i 9 km di sentiero che portano a  Knivskjelodden.

Alle 6.15 imbocchiamo il sentiero e alle 8.30 siamo davvero in capo al mondo, il sentiero è facile da percorrere e senza grande dislivelli anche se a tratti c’è ancora della neve. Facciamo colazione brindando al “nostro traguardo” e dopo un po’ Andy non si smentisce e prova a pescare anche a Nordkapp…ma il mare non è particolarmente generoso.

Rientriamo con calma verso il posteggio e nel mentre si alza il vento forte che ci accompagnerà per l’ultima ora di cammino. A mezzogiorno e mezza siamo di nuovo in strada e prima di salutare la bellissima regione dell’estremo nord ci fermiamo a pranzo a Honningsvåg. Primo tentativo: KingCrabHouse (casa del granchio gigante)…sul menù c’è solo kebab, pizza e hamburger…e stiamo ancora aspettando che vengano a portarci le birre che abbiamo oerdinato! Secondo tentativo: Corner Restaurant, un ristorante pieno di avventori locali, ma anche di turisti, con un attesa lunghissima sia per avere il menù che per ricevere il pranzo, ma almeno ci sono piatti tipici. Io ordino lingue di merluzzo fritte (buone) e Andy merluzzo disidratato (piatto tipico…ma decisamente impegnativo…aveva un sentore di fermentato/putrido più che disidratato spontaneamente all’aria aperta!)

Finito il pranzo ci rimettiamo in viaggio e la meteo si sta di nuovo girando verso nuvole e pioggia. Guidiamo fino a Lakselv senza riuscire a fare grandi stop per la pesca. Dopodiché cerchiamo uno spot per la notte sulla strada per Karasjok (direzione Finlandia, abbiamo deciso di andare in questa direzione). Piove, ma troviamo un posto carino lontano dalla strada e sull’argine di un fiume. Per cena stiamo leggeri con snack casalinghi 😉

Domenica 12 giugno: alla ricerca del sole

oggi si varca un nuovo confine

Il nostro viaggio alla scoperta del nord prosegue e oggi ci ha portato dalla Lapponia Norvegese a quella Finlandese. L’obiettivo della giornata è quello di spostarsi con lentezza sul confine e iniziare ad “esplorare” la Finlandia. Ci siamo svegliati ancora con le nuvole, ma senza pioggia. Le temperature però sembrano farsi un po’ più miti...anche se a sprazzi c’è ancora il vento freddo. Decidiamo per una colazione del campione a base di uova strapazzate e poi via on the road, tra soste per la pesca e attraversamenti di strada bizzarri: come una volpe con un luccio in bocca.

Attraversiamo il confine tra Norvegia e Finlandia – dove la dogana è deserta – e da li le strade si fanno lunghe e dritte, caratterizzate da un lento e tranquillo su e giù in mezzo alla taiga. La Finlandia sembra essere una delle nazione con più laghi al mondo (187’888 laghi sopra i 500 mq…e noi che pensavamo che la Svezia ne avesse tanti…) e difatti in mezzo a queste foreste di conifere e betulle continuano a comparire laghi, fiumi e paludi, questo è il paesaggio tipico della Lapponia. Per pranzo facciamo sosta lungo la strada e optiamo per due semplici piatti tipici a base di renna.

Riprendiamo il nostro viaggio fino a Inari (centro culturale Sami e sede del parlamento Sami) e li troviamo un posto dove fare una sosta pomeridiana (in realtà si tratta di una vera a propria dormita) perché vorremmo fare un escursioneserale” (non si può dire notturna dal momento che c’è sempre il sole) su di un promontorio per vedere il sole di mezzanotte. Intanto la meteo gioca a nostro favore, il sole ci ha raggiunto e le temperature si sono alzate fino 17°…questo sembra quasi un sogno :-). Ceniamo attorno alle 20.00 (qua siamo un’ora avanti) e poi via verso il nostro trekking .-)

Lunedì 13 giugno: il giorno inizia con l’alba di mezzanotte

vagando per la lapponia finlandese

Ieri abbiamo cenato in tranquillità nel nostro bulli, con un piatto di pasta (perdonate se il formato di pasta è sempre quello, ma cuoce veloce e occupa poco spazio ;-)) con un ragù di lenticchie e lonza affumicata (ovviamente fatta da Andy). Una volta cenato e sistemato tutto andiamo ancora un attimo al molo e Andy si diverte con un temolo (che lascia in libertà) e poi via verso il nostro trekking di mezzanotte.

Camminare all’interno della foresta ha un non so che di magico ed è incredibile quanta luce c’è ancora alle 22.00. Percorriamo i nostri 7.5 km fino a raggiungere Otsamo (una montagnetta che sovrasta tutta la foresta e ci permette una vista spettacolare a 360°). La temperatura sarà stata attorno ai 10°, ma con il sole diretto ci sembra anche più caldo. Facciamo le prime fotografie al panorama e al sole che non cala mai del tutto, dopodiché sostiamo un po’ nel piccolo rifugio, dove mangiamo due biscotti e firmiamo il libro dei passaggi. A mezzanotte facciamo la fotografia di rito per dimostrare che il sole non va al di sotto della linea dell’orizzonte e quindi in un istante abbiamo visto il tramonto e l’alba!

Riscendiamo dalla montagna e alle 2.30 (con il sole ancora alto) andiamo a dormire. Alle 8.00 siamo già di nuovo in pista, beviamo un caffè alla stazione di benzina e ripartiamo con estrema calma, infatti l’obiettivo della giornata è: relax e pesca. Il sole è ancora splendente e il termometro – per un momento – tocca i 20°. Il resoconto della giornata di pesca di Andy è scarso…a parte gli scherzi, solo tante trote e persici di piccola taglia.

In serata – dopo un paio di tentativi andati a vuoto a causa degli attacchi eccessivi e insistenti delle zanzare (quando ci si mettono sono davvero ingestibili e aggressive) – finalmente troviamo un luogo carino dove fermaci per la notte. Prepariamo una cenetta come piace a iCrive e ci godiamo la tranquillità lungo il fiume.

martedì 14 giugno: sulla linea del circolo polare artico

passando da Rovaniemi

Dopo la gradevole serata di ieri, dove finalmente abbiamo potuto usare la nostra zanzariera (anche solo pensare di stare di fuori in tranquillità era improponibile a causa delle zanzare) ci siamo fatti una bella dormita ristoratrice.

La meteo sembra -finalmente – essere a nostro favore, e quindi anche stamattina ci svegliatamo con il bel tempo e temperature miti…anzi…sembrava quasi di fare la sauna all’interno del Bulli! Non facciamo colazione, ma ci mettiamo subito in strada, in direzione Rovaniemi. Continuano a fare soste qua e la lungo i corsi d’acqua che incontriamo e Andy si diverte parecchio con le catture (ma nulla della taglia giusta per essere mangiate: troppo grandi o troppo piccoli).

Poco dopo le 13.00 attraversiamo (in direzione sud) la linea del circolo polare artico: ovunque ci sono cartelloni pubblicitari con Santa Claus, passiamo dal parco divertimenti di Santa Claus e posteggiamo in centro. Non posso dire che Rovaniemi sia un bella città o interessante da visitare. Probabilmente in inverno, con le luci di Natale potrebbe acquistare del fascino (anche se abbiamo dei dubbi a riguardo), ma d’estate sembra soltanto una città di appoggio per turisti di massa dove è difficile trovare un ristorante o un bar che non sia di una grande catena o un cinese o un turco. La nostra tappa a Rovaniemi e stata dettata principalmente da Marttiini, un famoso marchio di coltelli (di qualità) Lapponi. Quindi, prima cerchiamo un posto dove pranzare, senza trovare nulla di soddisfacente quindi facciamo visita (e shopping) al negozio Marttiini e poi ritentiamo la sorte per il pranzo: delusi e affamati cediamo a mangiare un boccone (perché sono ormai già le 14.15) in una catena stile Sturbucks (per essere precisi si trattava di EspressoHouse). Finito la nostra gita a Rovaniemi ritorniamo on the road, tra le foreste, laghi e fiumi Finlandesi.

Attorno alle 17.00 incappiamo in un laghetto incantevole con tanto di renna a passeggio sulla strada, spiaggia e solo il rumore dei gabbiamo in lontananza. Decidiamo quindi di accamparci in questo luogo tranquillo e dal momento che sono 20° e le zanzare sembrano non troppo cattive ci godiamo il nostro relax in spiaggia 🙂

La cena risulta – a dir poco – spaziale: patate al cartoccio, carota e filetto di renna alla griglia…non ce ne voglia Babbo Natale, ma era tutto buonissimo. Siamo ancora sulla linea del circolo polare artico, quindi continuano a esserci 24 ore su 24 di luce, ma questo non ci disturba…infatti anche questa notte la dormiamo benissimo 🙂

Mercoledì 15 giugno: dalla Finlandia alla Svezia

…e per chi non l’avesse gia fatto: leggete il il finale di ieri 😉 che vi parla della cena

Anche stamattina ci svegliamo con il sole, diamo una sistematina al Bulli e partiamo verso il confine Svedese, infatti l’obiettivo della giornata è quello di ritornare verso la Lapponia Svedese. Facciamo una tappa caffè a Pello e passiamo la dogana all’altezza di Övertorneå. Una volta in Svezia decidiamo di fare una piccola spesa (giusto due patate e qualche birra), nel frattempo il cielo si è annuvolato e a tratti piove. Il navigatore ci suggerisce una strada (che secondo i suoi calcoli è la più veloce), ma che in realtà è tutta sterrata, quindi guidiamo per oltre 70 km sullo sterrato – pregando anche di non incontrare il pantano-. Siamo sempre immersi nella foresta lappone, composta da conifere e betulle, con qualche fiume disseminato qua e là e qualche laghetto (anche se in questa zona sono un po’ meno frequenti del solito). Malgrado la pioggerella Andy non smette di pescare, sperando di acciuffare qualche trota in questi fiumi perfetti, ma continua a incontrare solo Lucci.

Chilometro dopo chilometro ci ritroviamo a Jokkmokk (una piccola cittadina che abbiamo già incontrato nel nostro viaggio dell’anno scorso). Come prima cosa facciamo rifornimento di acqua, benzina e diamo una pulita al furgone (che oggi ha subìto particolarmente la strada), dopodiché andiamo a cercare un posto dove pranzare, ma anche oggi sono già le 14.00 passate e quindi non ci resta che andare dai turchi ;-).

Finito il pranzo cerchiamo un sito carino per la sera e vaghiamo un attimo prima di trovare qualcosa, infatti alcuni luoghi – che a prima vista sembrano carini – risultano completamente inaccessibili a causa delle zanzare. Quando crediamo di aver trovato un posto tranquillo e solitario iniziamo a sistemarci – et voilaz – che compaiono altri due furgoni che decidono di condividere lo spazio con noi ;-). Il tempo sembrerebbe volersi aprire, ma le temperature sono scese sotto i 15°, quindi stiamo tranquilli nel nostro furgone a giocare a carte, fare apero e relax.

Giovedì 16 giugno: Lapponia

relax e nuove esperienze

Ieri la serata si è conclusa con il grande spettacolo della natura accompagnato da dei popcorn appena scoppiati 🍿🎞🌲 e con Andy che, impietositosi del nostro vicino proveniente dalla Germania (con moglie e due figli piccoli), gli regala due esche e gli spiega i trucchi per pescare 🎣 il Luccio ☺️.

Stamattina, invece, ci siamo messi in strada attorno alle 9.00 e abbiamo salutato (definitivamente per questa vacanza) il circolo polare artico, dopodiché abbiamo continuato a spostarci all’interno della Lapponia, tra le foreste, i fiumi e i laghi. Anche oggi ci è stata regalata una giornata di sole ☀️, con temperature che si aggirano attimo ai 20 gradi e, anche se a tratti si alzava il vento, è sempre stato piacevole star fuori.

Attorno a mezzogiorno ci fermiamo nei pressi di un laghetto dove Andy, finalmente può provare parte della sua “nuova attrezzatura” da pesca: i waders…si tratta di una tenuta idrorepellente è particolarmente sexy 😬. Mentre Andy pesca in mezzo ai canneti io mi diletto a leggere 📖📚. Dopo le 15.00 decidiamo di cambiare postazione e trovare un luogo che ci consente anche di passare la notte e nel mentre facciamo ancora qualche stop lungo la strada, così da assicurarci parte della cena 🎣🐟.

Finalmente troviamo un luogo che ci aggrada: non è direttamente sulla strada, è tranquillo e stranamente c’è anche un bellissimo laghetto che sembrerebbe volersi prestare a un’uscita con il belly boat

Preparo una zuppa di pomodoro, patate e pesce persico (fresco fresco appena filettato da Andy) e dopo la cena Andy si appresta a provare la sua nuova avventura….gonfia il suo canotto e va a pescare…mentre io sto scrivendo questo blog 🙂 Domani vi racconteremo di questa avventura 😉

Venerdì 17 giugno: Le avventure di Andy

In Esplorazione con il Belly boat

Ieri vi abbiamo lasciato con Andy che si apprestava ad andare a pesca con il suo nuovo giocattolo: il Belly Boat e quindi oggi vi racconto come è andata la serata.

Come prima cosa vi possono dire che non è affondato e come seconda che è ritornato completamente asciutto, già questo può definirsi una vittoria! Come terza cosa, Andy è riuscito a sopravvivere ai feroci e incessanti attacchi delle zanzare (per farvi capire, ieri sera, si sentiva un costate e insistente ronzio all’interno del bulli e si vedevano sciami di zanzare ovunque). Per quanto riguarda la pesca forse non si trattava del laghetto ideale, ma – era ormai giunto il momento – di provare il famoso Belly Boat e quindi, anche se il laghetto non era il top, Andy ha potuto divertirsi a prendere diversi lucci e persici. Il resoconto della serata può definirsi positivo e da ripetere.

A causa delle zanzare stamattina siamo scappati in fretta e furia con il nostro “hotel mobile” e abbiamo finito di sistemare con calma le attrezzature di pesca in una area picnic lungo la strada. Anche oggi il tempo è soleggiato e mite, ma prima di pensare dove andare dobbiamo assolutamente fare benzina (siamo in riserva). Ci fermiamo quindi ad Arvidsjaur a fare benzina, pausa caffè e spesa. La spesa la facciamo prima all’ICA (un supermarket) e poi in un piccolo emporio lungo la strada che ha carne di renna, alce e pesce. Fatta le scorte iniziamo il nostro zig zag per le foreste lapponi. Tra una tappa e l’altra per la pesca finiamo per l’ennesima volta su di una strada sterrata (l’altro ieri ci siamo sparati 73 km sullo sterrato…) che però ci porta nei pressi di un laghetto molto carino e totalmente allestito per fare un’ottima pausa pranzo con la renna che abbiamo appena comperato. Ci godiamo il pranzo e il sole e poi nel pomeriggio ripartiamo per le strade.

Dopo le 18.00 troviamo un luogo che ci ispira per la notte che sembrerebbe non avere zanzare troppo aggressive e in sovrannumero. 

Lo chef stasera propone: capesante e gamberetti come piatto principale e brodo di pesce come entrata (ricavato dalle teste e gli scarti dei gamberetti). Mentre Andy prepara la cena io provo a fare una torta con farina di Teff, uova, nibbs di cacao, uvette e latte vegetale.

Ora vi svegliamo un piccolo segreto: come passiamo le serate? Se non si può stare all’aperto a causa delle zanzare (sono davvero impossibili da sopportare) giochiamo a carte nel Bulli o cerchiamo di avvistare qualche animale nei boschi (o nei laghi) con il binocolo 🙂 Beh, qualcosa da fare lo troviamo sempre!

Sabato 18 giugno: Vildmarksvägen

370 km tra Vilhelmina e Strömsund

Oggi ci svegliamo con il tic tic della pioggia che cade copiosa sul tetto, piove ma non diluvia, quindi ci diamo una sistemata e facciamo colazione con la torta (l’esperimento ha decisamene funzionato!) dopodiché ci rimettiamo in strada. Facciamo una piccola tappa a Vilhelmina (è la seconda volta che passiamo da qua in questa vacanza) per far il pieno dell’acqua e poi partiamo a percorrere i 370 km che ci porteranno a Strömsund. Si tratta di una parte della Vildmarksvägen (strada della natura selvaggia, la n° 342) che viene definita una delle strade più belle della Svezia. Ma prima di raccontarvi della nostra giornata vi narro come si è conclusa la serata di ieri. Andy, dopo un’attenta e accurata binocolata del fiume, si decide finalmente di uscire a pesca. Indossa quindi i suoi – super sexywoders e prepara la canna da pesca a mosca. Malgrado le zanzare ha una costanza impressionante: Andy resta nel fiume a pescare almeno per 2 ore, ed è ripagato da un super pesce (di razza altamente sconosciuta o rara) dal nome IDE (lascio a voi la ricerca con google sul tipo di pesce) che sarà pesato abbondantemente più di 1 kg (e sono seria quando lo scrivo). Dopo la sua bella cattura – che Andy però lascia in libertà – finalmente si decide di tornare del bulli e riposare ;-).

Oggi, visto la meteo non troppo favorevole, abbiamo percorso diversi km in strada, senza comunque tralasciare i momenti di pesca (che ci hanno garantito un altro pasto).

Se ricordate, anche l’estate scorsa, avevamo già provato a percorrere la Vildmarksvägen, ma siamo restati bloccati prima dell’altopiano del Stekkenjokk, in quanto la strada era ancora chiusa per neve. Quest’anno invece siamo più fortunati e possiamo percorrerla tutta. Passiamo prima da Saxnäs, poi percorriamo il bellissimo altopiano del Stekkenjokk dove c’è ancora la neve (e in quel momento non piove)  e scendiamo verso Ankarede, un antico villaggio sami ancora in uso. Vicino ad Ankarede dovrebbe esserci anche il Mountain Moose Mossepark, che però nel frattempo è stato chiuso: quindi niente alci da vedere. Dato l’orario e data la fame ci fermiamo a mangiare in uno dei pochi ristoranti della zona. Finito il pranzo continuano verso Gädedde per poi fare tappa alla Bågedesingsåfallet (un’impetuosa cascata di 43 metri). Finiamo gli ultimi km di tragitto tra le caratteristiche foreste e i laghi svedesi. Ormai ci stiamo lasciando alle spalle anche la Lapponia.

Verso le 17.00 siamo a Strömsund e poco distante dalla cittadina cerchiamo un posto dove passare la notte. Dopo 15 minuti di strada sterrata troviamo un’area picnic (tettoia e grill) che si affaccia su di un laghetto, decidiamo quindi di fermarci qua per la notte. Nel frattempo ha anche smesso di piovere e il termometro segna . Andy mi prepara una bella zuppa di lenticchie, riso e verdura e ci godiamo la serata tra pesca, blog e partita a carte 🙂

Domenica 19 giugno: una giornata tranquilla

…dopo due settimane on the road

Oggi è domenica e domani inizia la nostra terza settimana di vacanza. Ad essere sinceri ci sembra di stare in viaggio da molto più tempo e se guardiamo cosa abbiamo fatto in “sole” due settimane ci rendiamo conto che abbiamo visto, girato e fatto parecchie cose! Quindi il resoconto parziale della nostra vacanza è decisamente positivo 🙂

Anche stamattina ci siamo svegliati con la pioggia, che però ha smesso abbastanza velocemente di cadere. Una volta che abbiamo studiato le previsioni meteo della zona impostiamo un obiettivo sul navigatore e ci mettiamo in strada. Ormai – anche se zigzaghiamo qua e la – siamo destinati a dirigerci verso sud e dal momento che siamo a Strömsund dobbiamo – ancora una volta – attraversare il fatidico ponte che (neanche a farlo apposta) al week end è chiuso. Per cui ci tocca la deviazione sullo sterrato. Stamattina incontriamo molto più traffico di due settimane fa e questo – il traffico abbinato al percorrere un altro paio di strade sterrate (che è comunque la normalità da queste parti) – fa si che il nostro bulli diventi irriconoscibile

Poco dopo mezzogiorno facciamo una breve pausa in un grill bar (hamburger è una parola internazionale…quindi ce ne dividiamo uno io e Andy) dove per due caffè (grandi) e un hamburger paghiamo 6.50! Poco distante troviamo un Biltvätt (autolavaggio) che farà risplendere il nostro caro amato furgoncino, tutto questo con la speranza di non incontrare subito ancora delle strade sterrate e infangate sul nostro percorso.

Ritorniamo on the road e decidiamo di sostare ai lati di un laghetto che dicono sia molto pescoso. La zona è molto tranquilla e attrezzata con tavoli, grill, ecc…Le temperature – lentamente – si stanno alzano attorno ai 15°, ma il sole è ancora nascosto dalle nuvole e c’è il vento che è un po’ noioso e freddo. Mentre Andy filetta i pesci persici di ieri io preparo un’altra torta dopodiché mentre scrivo parte del blog Andy verifica la pescosità del lago. Prima di cena provo anch’io a pescaresenza però grandi risultati (qualche ramo e una ninfea: nulla che possa realmente sfamarci!!) Ci piacerebbe tanto poter ancora utilizzare il Belly Boat, magari sarà possibile domani mattina, con un occhiata di sole e senza vento 🙂

Lunedì 20 giugno: c’è chi si sveglia presto e chi dorme…

…ma tutti PIGLIANO pesci

Lunedì, ore 6.00 suona la sveglia, il sole scalda già l’interno della nostra “camera mansardata” mentre Andy bofonchia qualcosa e torna a dormire. Ore 6.10 suona di nuovo la sveglia e Andy si alza e va a pescare. Ore 9.00, senza che la sveglia suoni (e ci mancherebbe che suoni anche a quell’ora) mi sveglio e mi alzo sentendomi molto riposata 🙂

L’obiettivo dichiarato della giornata è farmi pescare un pesce – guardando i risultati di ieri sera la vedo estremamente dura, ma ho imparato a dire: mai dire mai! – quindi, dopo che abbiamo fatto colazione, iniziamo a perlustrate ogni centimetro del lago con Andy che non si stanca mai di elargire suggerimenti che suonano all’incirca così:  “lancia un po’ più a destra”, “esci un po’ di più”, “recupera più veloce”, “rallenta”,” ho detto di lanciare lungo la riva”,…

Con un nulla di fatto verso le 11.00 prendiamo il Bulli e ci spostiamo in un’altra zona del lago e li si riparte di nuovo con la missione giornaliera: “prova la paperella”, “ora proviamo con questo rapala”, “bel lancio, ma ora recupera più veloce”,…”vieni di qua”, “prova a lanciare la”,…ma ancora nulla! Bene, non ci resta che fare un ultimo tentativo alla fine del lago, e dopo un bel po’ di lanci ecco che finalmente prendo il mio primo luccio…e mi tocca pure fare la fotografia di rito prima di liberarlo!

Finita la pesca facciamo pranzo in un’area picnic sul lago e ci cuciniamo: purè con alce e rapette grigliate. Anche oggi, con il sole e le poche nuvole, è piacevole stare all’esterno. Durante la giornata raggiungiamo i 21°. Dopo pranzo ci sfidiamo a carte e poi ripartiamo alla ricerca di un luogo dove fermarci per la notte. Passiamo il paesino di Sveg (dove facciamo rifornimento benzina) e poco distante troviamo un posto tranquillo, tra un boschetto e un laghetto, dove decidiamo di sistemarci per la notte. Per cena cuciniamo un piatto di pasta con le acciughe e ce lo godiamo sul piccolo pontile.

Non abbiamo ancora capito come e da chi siano gestite queste aree picnic, ma sono sempre molto curate: le più belle hanno la griglia (e c’è già sempre anche legna) e i tavoli con le panchine, quasi ovunque c’è la raccolta dei rifiuti e a volte c’è anche il wc (o meglio, la fossa biologica), con tanto di carta igienica ecc…

Dopo cena Andy decide di gonfiare il Belly Boat e di andare a pesca 🙂

Martedì 21 giugno: Midsommar

solstizio d’estate

Oggi è il giorno più lungo dell’anno, ma come abbiamo visto diventa tutto abbastanza relativo in base a dove ci si trova ;-). Ci svegliamo spontaneamente presto, il sole è già alto ed è piacevole sulla pelle. Andy sistema il Belly Boat e poi ci prepariamo a partire. Alle 8.20 siamo già on the road e nel navigatore impostiamo come tappa Falun, cittadina famosa per le sue miniere di rame e per il colore che ne deriva: il rosso falun, il quale caratterizza la maggior parte dei cottage e delle case in Svezia. Infatti tradizionalmente viene usata della polvere di rame per proteggere il legno dei cottage dalle intemperie…ed è questo che fa si che la maggior parte delle case siano del colore rosso!

Come tutti i giorni facciamo qualche tappa lungo la strada tra un laghetto e un fiume – questo per soddisfare la cuorsità di Andy alla domanda: “sarà pescoso questo fiume?” “ci saranno pesci in questo lago?”.

Poco dopo mezzogiorno siamo a Falun, posteggia e cerchiamo un posto per andare a pranzo. Devo dire che le nostre ricerche di un ristorante (o qualcosa di simile) sono sempre abbastanza ardue, infatti troviamo solo: “pizza – kebab – grill”, “bella Napoli”, “Thai take away”,… e quindi oggi ci rassegniamo davanti a un Irish Pub e ordiniamo un “fish & chips” che non può essere definito trai miglior mai mangiati. Finito il pranzo riprendiamo il Bulli e puntiamo a un laghetto che dista 40 minuti. Andy decide per gonfiare il Belly Boat ed esplorare tutto il lago, io apro il tetto e dormo…tutto quel fritto mi ha decisamente messa KO :-))

Finita la gita in barca di Andy (che per la prima volta fa cappotto netto) e il mio riposino ci spostiamo un po’ più a sud alla ricerca di un posto per la notte. Per tutto il pomeriggio le temperature si sono aggirate attorno ai 22/23°, ma ora all’orizzonte stanno arrivando le nuvole. Troviamo una piccola area picnic lungo la strada (ovviamente che si affaccia su di un laghetto) e mentre Andy prova a pescare io preparo una minestra leggera a base di patate, cavolo nero e porri (non ho nemmeno fatto la fotografia). Il posto non ci soddisfa al 100% perché la strada è un po’ trafficata, quindi seguendo i suggerimenti dell’app park4night percorriamo ancora 40 minuti on the road verso un laghetto idilliaco. Dopo aver percorso 2 km sullo sterrato arriviamo finalmente alla location che però è già occupata da una giovane coppia di tedeschi con un grande furgone e due cani. Ci sarebbe posto anche per noi, ma decidiamo di fermarci soltanto a pescare un attimo (mentre io aggiorno il blog) e poi ripartiamo alla ricerca di un’altro spot. Devo ammettere che è piacevole guidare a quest’ora, non c’è grande traffico e non c’è il sole che da fastidio, ma c’è sempre una bella luce 🙂

Finalmente troviamo il posto giusto dove fermarci per dormire, ma prima di coricarci Andy deve – per un attimo – fare il parrucchiere!

Mercoledì 22 giugno: sulla costa del mar Baltico

sempre più a sud

Siamo ancora in vacanza e sempre on the raod, ma purtroppo iniziamo a dover pensare al rientro. Qualche giorno fa abbiamo acquistato i biglietti per il traghetto che ci porterà da Ystad a Sassnitz (Germania), questo succederà sabato in serata, così che poi abbiamo tutta la domenica per rientrare con calma.

Oggi la giornata è iniziata con un po’ di pioggerella, ma le temperature – per fortuna – sono restate miti, quindi dopo aver fatto colazione ci mettiamo in strada direzione Nyköping. L’obiettivo dei prossimi giorni è quello di percorrere la costa del mar baltico al sud di Stoccolma, questa è una parte di Svezia che non abbiamo ancora visto. Viaggiamo senza trovare traffico e poco dopo mezzogiorno siamo al porto di Oxelösund, è una zona molto tranquilla, dove ci sono alcuni food truck che ci permettono di pranzare. Oggi ci riteniamo particolarmente fortunati, perché l’offerta non comprende solo hamburger o kebab, ma anche panino ai calamari fritti e lucioperca con gamberetti.

Finito il pranzo di spostiamo poco più avanti sulla costa, dove troviamo un’area “lido” pubblica, con tanto di molo, panchine, griglia, ecc… Decidiamo di fermarci un po’ qua e Andy prova un po’ a pescare da riva, ma non soddisfatto gonfia il Belly Boat (saltuariamente soprannominato Bulli Boat o ancora meglio: Titanic!) e parte in caccia di pesce 🙂 Si diverte con qualche cattura che rilascia e prima delle 17.00 rientra perchè deve lavorare (purtroppo anche questo fa parte delle vacanze, altrimenti non avremmo potuto farle così lunghe!)

Io nel mentre preparo una torta (probabilmente l’ultima della vacanza) e aggiorno il blog! Dopo la riunione di Andy decidiamo di ritornare in strada e spostarci ancora un po’ più a sud. Attorno alle 20.00 ci fermiamo in area picnic nell’entroterra (anche qua sono tutti fiordi e con le strade è un continuo “entrare e uscire” dalla costa). Prepariamo cena e poi relax. Purtroppo le giornate si stanno relativamente accorciando, ma questo ci regala una luce decisamente particolare e caratteristica dei paesi del nord.

Giovedì 23 giugno: verso alla fine…

ma ci godiamo ogni momento di questo viaggio

Mancano davvero pochi giorni al nostro rientro, ma noi facciamo in modo di goderci ogni attimo delle vacanze.

Giusto per dovere di cronaca ieri abbiamo concluso la giornata con un piatto di pasta e feta 😉

Stamattina ci svegliamo ancora con il sole, Andy mangia un boccone di torta, sistemiamo le cose e partiamo di nuovo verso la costa. Oggi Andy ha degli appuntamenti telefonici che gli imporrano di stare fermo, quindi programmiamo i nostri spostamenti in previsione del suo “lavoro”. A metà strada vediamo un bar che ci ispira, quindi ci fermiamo per un caffè e un boccone 🙂 Sulla tabella di marcia funziona tutto e prima delle 10.00 siamo sul mar baltico, Andy si mette in postazione (oggi vestito con tanto di polo) e io sto fuori dal Bulli (come un cagnolino fedele) a leggere!

Finita la parte più importante della riunione ci rimettiamo in strada – mentre Andy continua a “lavorare” e io guido! – andiamo in un posto più carino (senza fabbriche)  sempre sulla costa. Andy resta nel bulli a finire di lavorare, mentre io ne approfitto per fare due passi in mezzo alle ville della zona. Mi siedo tranquilla su dei sassi e vado avanti a leggere. A un certo punto Andy mi chiama per dirmi che ha finito di lavorare e che non mi trova: ha guardato qua e la nel lido dietro ai posteggio dove ci siamo fermati,…ha visto una gran quantità di teste bionde, ma non riesce a scovarmi (infatti io sono d un’altra parte!) Rientro dalla mia scampagnata e andiamo assieme a fare la spesa…Finita la spesa giriamo un po’ per il centro di Oskarshamn, che è molto tranquillo (per non dire deserto) e finalmente troviamo un posticino carino che ci permette di pranzare alle 14.00 inoltrate. Andy ormai vivrebbe a gamberetti, quindi sceglie ancora un panino ai gamberetti, mentre io opto per una backed potato. Finito il pranzo ritorniamo nella bella zona con le case di villeggiatura, posteggiamo e ci rilassiamo al sole, proprio come dei veri vacanzieri 🙂

Attorno alle 17.00 prendiamo il Bulli e decidiamo di trovare un posto per la notte più verso l’entroterra (sulla costa si sta molto bene, ma in genere è tutto molto più abitato e affollato), Guidiamo ancora per 20 minuti circa e quando raggiugniamo la prima location ci sembra di essere a una festa campestre, quindi giriamo e cerchiamo altro. Dopo un paio di tentavi a vuoto (troppe zanzare, troppo affollato,…) finalmente troviamo ciò che fa al caso nostro: tavolo da picnic, fiume e tranquillità! Le zanzare sembrano non troppo aggressive, il che ci permette di fare una bagno nel fiume e una doccia di fuori :-).

Dopodiché ceniamo con un aperitivo, brindando a questo bel viaggio, che ci ha permesso di fare vacanza come piace a noi e di vedere tanti bei posti.

Venerdì 24 giugno: 23esimo giorno

…ebbene si, sono 23 giorni che siamo on the road

Ed eccoci qua a raccontarvi gli ultimi giorni del nostro viaggio. Oggi è il 23 esimo giorno, questo vuol dire che è da 23 giorni che ci spostiamo, dormiamo, laviamo e mangiamo  sempre con e nel nostro furgoncino…ok, è vero…non mangiamo sempre nel furgone, perchè ogni tanto ci concediamo il ristorante, ma per tutto il resto è stato cosi!

E oggi, cosa abbiamo fatto? Stamattina – alle 6.45 – ci siamo svegliati come se fossimo in un forno perchè il sole era già da un paio d’ore che batteva sulla tenda nera…con estrema calma facciamo colazione con gli ultimi bocconi della torta, poi partiamo alla ricerca di un laghetto – possibilmente pescoso.  Facciamo qualche tappa, e mentre Andy pesca io leggo. Oggi in Svezia è giorno festivo (festa di mezz’estate) e notiamo che un po’ ovunque le famiglie si radunano (al parco, nei giardini, nei lidi,…) per festeggiare.

Ieri abbiamo raggiunto i 26,5° mentre oggi non siamo arrivati tanto distanti dai 25°. Attorno a mezzogiorno siamo a Kalmar, una città che si affaccia sul mar Baltico, proprio di fronte all’isola di Öland. Le strade sono letteralmente deserte e i posteggi completamenti vuoti…parcheggiamo, e facciamo un giretto nel centro alla ricerca di un posto dove pranzare…essendo però giorno festivo è praticamente tutto chiuso. Fatichiamo, ma finalmente troviamo un ristorante aperto che ci ispira, io mangio un piatto tipico della cultura svedese (che mancava ancora all’appello): polpette, mentre Andy mangia l’ennesimo panino ai gamberetti.

Finito il pranzo riprendiamo il Bulli e attraversiamo il ponte di 6 km che ci porta sull’isola di Öland. L’isola è caratterizzata da oltre 400 mulini a vento in legno, che risalgono alla metà del 1700. Oltre a questo l’isola è super gettonata dai turisti Svedesi e quindi ben presto ci accorgiamo che è difficile trovare un posto carino dove sostare. Ritorniamo quindi sulla terraferma e ci spostiamo in direzione sud, sulla costa e ci fermiamo a Söderåkra, in un lido pubblico, ci mettiamo in spiaggia e facciamo relax, come due vacanzieri che non hanno niente di meglio da fare! Verso le 15.30 riprendiamo il Bulli (prima di rimediare un’insolazione) e andiamo verso l’entroterra. Lì troviamo un laghetto all’altezza di Eringsboda, posteggiamo e Andy gonfia il suo Titanic, esce al largo e prova la pesca estrema al luccio…ma dopo un paio d’ore ritorna deluso…non c’è un granché. Io leggo libri gialli ambientati in Svezia!

È ora di cena e stasera finiamo alla grande (non che abbia mai mangiato male a bordo del Bulli, anzi!) Zuppa di gamberetti, latte di cocco e curry e a seguire pasta ai gamberetti (Andy non ne ha mai davvero abbastanza dei gambetti!)

Sabato 25 giugno: ultimo giorno in Svezia

direzione: casa

Anche stamattina ci siamo svegliati presto con il sole che rendeva una piccola sauna la nostro “camera da letto”. Facciamo colazione con gli avanzi della pasta di ieri sera e poi con calma ci portiamo in direzione Ystad, dove stasera ci aspetta il traghetto che ci porterà a Sassniz

La prima tappa della giornata è Karlskrona, una tranquilla cittadina sul mar baltico. Essendo il week end del Midsummar anche oggi troviamo strade deserte e tutto chiuso. Giriamo per tutta la zona pedonale, beviamo un caffè nell’unico posto aperto e poi ripartiamo per Karlshamn. Anche a Karlshamn troviamo il deserto più assoluto: strade e posteggi vuoti, negozi bar e ristoranti chiusi! Finito il giro di Karlshamn andiamo a Kristianstad (città nell’entroterra) e ancora una volta abbiamo l’impressione di essere in una città fantasma. Troviamo l’unico ristorante aperto e mangiamo un hamburger. Finito il pranzo riprendiamo il Bulli fino a Ystad, la meta finale di questa giornata. Anche Ystad, malgrado il porto e il gran via vai di gente, risulta essere vuota. Li ci fermiamo in una bageri dove mangiamo gelato e torta di rabarbaro 😬….dopodiché andiamo in spiaggia per le “ultime ore” di vacanza, in attesa di poterci imbarcare suo traghetto! La spiaggia, a differenza di tutte le città è piena di gente e affollata, ma in modo piacevole. Prima di andare a prendere il traghetto beviamo qualcosa al bar che da sulla spiaggia (un baretto molto carino).

Domenica 26 giugno: e dopo 10’000 km

home sweet home

La traghettata da Ystad a Sassniz è andata molto bene, in meno di 3 ore siamo in Germania e alle 20.30 siamo già con le ruote in strada. Con poco traffico e inizialmente ancora una buona luce abbiamo guidato per qualche ora. A mezzanotte eravamo già oltre Berlino, quindi decidiamo di fermarci e dormire e come i camionisti ci fermiamo in un aera di sosta lungo l’autostrada, alziamo il tetto e “dormiamo”. Prima delle 6.00 siamo svegli, prendiamo un caffè e ci rimettiamo in viaggio.

Attraversare tutta la Germania sono circa 1’400 km, e continuando ad alternarci alla guida alle 13.00 siamo su suolo Svizzero e infine alle 16.00 siamo a casa.

…Home Sweet Home…

Dopo 10’000 km in 25 giorni e aver visitato il nord della Norvegia, il nord della Finlandia e buona parte della Svezia siamo estremamente soddisfatti e felici. Siamo inoltre molto contenti di aver potuto condividere con voi questo viaggio, ma siamo altrettanto felici di essere tornati a casa 🙂

Comments (11):

  1. Manuela

    5 Giugno 2022 at 6:17

    Grazie ai miei blogger preferiti mi sento in vacanza pure io e chissà che pure lì mi trovano una tartaruga.

    • Patty

      5 Giugno 2022 at 9:16

      Grazie, ci fa molto piacere sapere che ti senti un po’ in vacanza anche tu con noi! Appena incontriamo una tartaruga te lo facciamo sapere 😉

  2. Chiara

    6 Giugno 2022 at 6:58

    Io mi prenoto per gli spaghetti di soia 😅

  3. Grace

    11 Giugno 2022 at 8:42

    Ciao li è proprio bello.Grace

    • Patty

      11 Giugno 2022 at 17:43

      Si, cara Grace hai ragione, questo viaggio è davvero bello!

  4. Greta Frei

    13 Giugno 2022 at 7:35

    Che emozione il vostro viaggio cari Patty e Andi! Bravi e buona continuazione di viaggio🍀🐞🤩😘

  5. Mami

    17 Giugno 2022 at 6:24

    Un viaggio da sogno! Che spettacolo! Bravi buon divertimento!

  6. Elena

    19 Giugno 2022 at 10:50

    No vabbeh, il fungo mentre guida … io manco se ci camminavo sopra!!! Fantastici!
    Aspettiamo i racconti dei prossimi giorni!
    Saluti dall’Africa luganese.

    • Patty

      19 Giugno 2022 at 18:42

      …in effetti sta cercando funghi da tutta la vacanza in tuo onore! 🙂

  7. Geppetto di Arosio

    19 Giugno 2022 at 11:24

    Viaggio da favola
    sembra che piatti e scodelle in legno funzionano bene

    • Patty

      19 Giugno 2022 at 18:42

      si, piatti, scodelle e macinini sono il TOP!

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