...in cucina e non solo

A pescare in Amazzonia (parte 2 di un viaggio di tre settimane)

8-9 gennaio 2025: …Miami

…per poche ore

In tre ore circa siamo a Miami, dove l’aria è un po’ più fresca che in Guadalupe e i ritmi sono decisamente più veloci. Prendiamo un taxi che dall’aeroporto ci porta in hotel (il Sentral Wynwood). Si tratta di un hotel all’interno del Wynwood District, quindi per stavolta niente Miami Beach (di spiagge ne abbiamo viste abbastanza nelle due settimane scorse), ma un po’ di città. Mangiamo bene in un ristorante peruviano, poco distante dall’hotel, che ci ha consigliato il receptionist e poi a nanna…perchè in tutto questo viaggiare abbiamo anche tirato in dietro di un’ora l’orologio!

Dopo una dormita rigenerante ci svegliamo prestissimo (ormai l’orologio interno non perdona) e quindi ci prepariamo con calma. Vogliamo visitare Wynwood con i suoi murales e il suo museo all’aperto…Poi alle 15.30 ci aspettano in aeroporto per i voli che ci porteranno in Brasile!

9 gennaio 2025: a spasso per Miami

Wynwood e Art District

Miami ci ha accolto con un clima leggermente più fresco e ventilato, ma una volta sbucato il sole l’ambiente si fa subito più caldo. Iniziamo con il cercare i primi murales, e poi senza accorgercene cammini e cammini ancora perchè ogni angolo che giri, e ogni prospettiva ti mostra nei nuovi splendidi murales! Visitiamo anche il Wynwood Walls Museum (un museo pieno di murales e opere di artisti). Abbiamo fatto 10 km per le strade di Miami e 2 in aeroporto!

Alle 14.30 siamo in Hotel a ritirare i bagagli, facciamo chiamare un taxi, ma ci consigliano caldamente un Uber (ma non siamo ancora molto evoluti in quel senso) quindi la receptionist ci organizza con la sua app un Uber, che tarda decisamente ad arrivare, ma che è decisamente più economico di un taxi. Non si sa perchè, ma oggi pomeriggio per le strade di Miami c’è un traffico allucinante. Impieghiamo più del previsto ad arrivare in aeroporto e alle 15.45 siamo lì. Fatichiamo anche a fare il self check-in per imbarcare i bagagli, quindi al terzo tentativo andato a vuoto ci mettiamo un coda e aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo…finchè arriva il nostro turno. L’assistente è molto cordiale, ci dà le carte d’imbarco e ci garantisce che i bagagli vanno diretti a Manus (noi facciamo scalo a San Paolo). Avute le carte d’imbarco e spediti i bagagli passiamo velocemente i controlli di sicurezza e ora abbiamo circa 3 ore di attesa prima che il volo parta. Birettina e hamburger aiutano a occupare l’attesa…e finalmente sembra arrivare il momento dell’imbarco, ma tutto tace…anzi, ci dicono di pazientare un po’ e che dobbiamo aspettare prima di salire sull’aereo. Anche qua, aspetta…aspetta….e aspetta, e finalmente si sale sull’aereo, che però non ha intenzione di decollare velocemente…partiamo con 50 minuti abbondanti di ritardo (che non recupera durante le 8h40 di volo) e quindi arriviamo a San Paolo con 1 ora di titardo…ma questa è un’altra storia…to be continued.

10 gennaio 2025: San Paolo – Manaus

una corsa contro il tempo

Vi ho lasciato con un: to be continued…o meglio vi ho lasciato per più di un giorno senza aggiornare il Blog. Ora vi raccontiamo meglio cosa è successo: in aeroporto a Miami non riuscivo a caricare le fotografie dei murales, quindi ho abbandonato il lavoro e quando finalmente ci siamo imbarcati non ho più fatto nulla. Il volo da Miami a San Paolo era completamente pieno, tantè che molte persone hanno dovuto lasciare il loro bagaglio a mano e doverlo imbarcare (noi NO, perché avevamo un’altro volo da prendere a Manaus).

Arriviamo a San Paolo alle 6.30 e scopriamo che i bagagli per i voli domestici non vanno diretti, ma sono da ritirare, e imbarcare di nuovo. Ma non è l’unica cosa da fare, c’è anche da passare prima l’immigrazione e poi i controlli di sicurezza e raggiungere il Terminal 2 . Per fare tutto questo abbiamo 1 ora… Come prima cosa ci dirigiamo al controllo passaporti, dove la trafila va abbastanza veloce (per fortuna c’è poca coda nei passaporti stranieri) e quindi li superiamo senza dover aspettare troppo. Da lì schizziamo a ritirare le valigie imbarcate, e lì aspettiamo un eternità, il nastro trasporta valigie continua a sputare bagagli, ma dei nostri nemmeno l’ombra. Sono le 7.00 passate quando arrivano le nostre valigie, quindi le carichiamo in spalla e corriamo a cercare il drop-off dei bagagli (sperando che ce li accettino lì e non ci facciano rifare il check-in, altrimenti siamo spacciati). Arriviamo al drop-off con i minuti contanti, e dopo aver parlato con un paio di assistenti molto cordiali e gentili, come da miracolo ci danno le nostre carte d’imbarco e ci prendono i bagaglima la corsa non è ancora finita. Dobbiamo salire le scale e raggiungere il Terminal 2, e l‘uscita 225 (ovviamente la più lontana)…alle 7.31 siamo sull’aereo, sudati fradici e io stravolta, ma felici di avercela fatta. Siamo perfino riusciti a non essere gli ultimi a salire sull’aereo! Siamo riusciti a fare 3.5 km all’interno dell’aeroporto di San Paolo, di cui almeno 2.5 correndo…

In nemmeno 4 ore siamo a Manaus, dove troviamo le nostre valigie (con tutte le peripezie non era scontato che fossero sull’aereo con noi) un caldo umido impressionante e Deborah, che ci porta al nostro Hotel. È quasi mezzogiorno e mentre preparano le camere pranziamo e facciamo conoscenza con il resto del gruppo che ci accompagnerà nella prossima settimana. Dopo pranzo, io e Andy, ci facciamo un giretto a Manaus, andiamo a vedere il mercato locale, dove c’è anche una parte dedicata al pesce e alla carne e tantissimi che vendono frutta e verdura di ogni tipo.

Malgrado ci siamo già acclimatati in Guadalupe il caldo di Manaus lo troviamo abbastanza opprimente. Attratti dal mercato ci fermiamo a mangiare delle cotolette di pesce fritto e un filettino di carne…Rientriamo in Hotel e ci rilassiamo nella piscina sul tetto. Domani mattina abbiamo un breve volo per São Gabriel da Cachoeira, che poi ci permetterà di raggiungere la nostra imbarcazione sul Rio Marie, in mezzo alla foresta Amazzonica!

11 gennaio 2025: in viaggio verso il Rio Marie

l’avventura non è ancora finita

Ieri pensavamo di aver avuto una giornata abbastanza “movimentata” per dare un po’ di pepe al blog, ma quella di oggi non è stata di meno.

Ieri dopo il relax in piscina abbiamo cenato tranquilli in hotel e stamattina ci siamo svegliati presto per chiudere le nostre valigie e far colazione prima di partire per Sao Gabriel da Cachoeira. Mentre siamo a colazione viene a cercarci Nerio (un pescatore del nostro gruppo) per chiederci se abbiamo già fatto il check-in e di controllare la prenotazione, perché al resto del gruppo il volo è stato spostato a domani

E-mail da parte della compagnia aerea non ne abbiamo ricevuto, ma quando controllo la prenotazione vedo che il nostro volo è stato cambiato, infatti il volo di oggi è sparito ed è stato riprogrammato per domani (N.B, senza nessuna comunicazione). Deborah (avvisata tempestivamente da Nerio) nel frattempo ha contattato il direttore della compagnia aerea ed era in attesa di una risposta (alle 8.00 del mattino era sicuramente ancora a letto…) . Facciamo colazione cercando di capire come si svolgerà la giornata, e Deborah ci dice di comunque prepararci e andare in aeroporto così da capire se il volo è annullato e/o se ci sono alternative. 

L’aeroporto di Manaus è quasi deserto, e appena siamo lì Deborah inizia a parlare con gli addetti al check-in…bla…bla…bla…e poi boh…nulla da fare. Sembrerebbe che il volo di oggi è cancellato, quindi ci danno dei voucher per un giorno di hotel e la carta d’imbarco per domani. Il gruppo non è per niente contento di perdere un giorno di pesca e restare bloccato a Manaus senza poter fare granché…quindi ci si attiva per delle alternative. Un componente del gruppo (Brasiliano) si sta prodigando per trovare un’alternativa, e sembrerebbe aver trovato due piccoli aerei privati che in tre ore ci porterebbero a destinazione. Il nostro gruppo è d’accordo di accollarsi le spese extra, ora aspettiamo che anche il gruppo che deve rientrare dal Rio Marie sia d’accordo. Infatti anche il gruppo che al momento ha finito la settimana sul Rio Marie e deve rientrare a Manaus è a terra senza aereo di ritorno. Nel giro di un’ora siamo tutti d’accordo, e ci spostiamo poco distanti in un piccolo aeroporto civile, dove con tutta calma ci preparano gli aerei, pesano le valigie e fanno i biglietti (si fa per dire…basta pagare e lasciar vedere un documento).

Per rendere ancora più wild e umida la situazione si aggiunge un bel acquazzone proprio mentre carichiamo i bagagli e dobbiamo salire sull’aereo. Nelle tre ore di volo possiamo solo goderci lo spettacolo di vedere il Rio Negro e la foresta amazzonica dall’alto…per un estesa infinita di chilometri, senza segno alcuno di civiltà.

Finalmente atterriamo a Sao Gabriel dove ci attende Rafael, il nostro accompagnatore che ci porterà sul Rio Marie.

Facciamo circa mezz’ora di pulmino fino ad arrivare al fiume dove ci attendono due barchette che in comode 4 ore ci porteranno al vascello. Questa parte del viaggio si svolge come da programma… Lungo il tragitto facciamo qualche tappa per rabboccare la benzina e sgranchirci le gambe…il gruppo scalpita perché vorrebbe già pescare, mi ci vuole ancora un po’ di pazienza. Arriviamo al vascello che ormai è buio (sono le 19.30), il tempo di prendere le camere e fare una doccia e siamo al piano di sopra per una cena. Dopo cena facciamo il debrifing per i prossimi giorni: presentazione del personale di bordo, presentazione delle guide di pesca e del funzionamento generale… Da domani mattina, alle ore 8.00, tutti pronti per uscire con le barchette e goderci la giornata intera a pescare Peacock sul Rio Marie.

12 gennaio 2025: prima giornata di pesca sul Rio Marie

9 ore in barca sul fiume…

Come da programma alle 7.00 siamo tutti a fare colazione e alle 7.45 abbiamo già preparato la box per il pranzo, le canne da pesca e tutto il necessario. Prima delle 8.00 ogni barca parte per la propria giornata di pesca al Peacock sul Rio Marie. Il gruppo è composta da 14 pescatori, di cui 7 Italiani, 3 Brasiliani (padre con i figli), 1 Americano, 1 Sud Africano…e noi due.

Il vascello ha tre piani, al PT ci sono le nostre camere (tutte doppie con doccia privata, aria condizionata e vista sul Rio Marie). Al primo piano c’è il bar, la sala relax, la cucina e dove si mangia. Al -1 ci sono le camere delle guide di pesca e il personale di bordo dorme su una barca d’appoggio. Ogni giorno c’è un’abbondante colazione, pranzo in barca (ognuno si prepara quello che vuole) e poi cena.

Il “vascello” è alimentato principalmente da pannelli solari, con batterie di riserva e due generatori che sono in funzione nelle prime ore di buio per permettere all’aria condiziona e a parte dei servizi di funzionare. C’è un eccellente sistema di filtraggio dell’acqua che permette di avere sempre acqua pulita e potabile direttamente dal Rio Marie e grazie a Elon Musk abbiamo il wifi che ci fa restare connessi con il resto del mondo…insomma siamo in mezzo alla foresta Amazzonica, su un fiume enorme, lungo più di 600 km con tutti i confort. Mi permetto di dire che il più gran lusso è quello di essere qua, in un posto fantastico e immenso e poterlo anche raccontare a chi ha voglia di leggerlo ;-).

Finita la riflessione filosofica vi racconto brevemente la giornata, ma brevemente perchè riassumere una giornata di pesca è abbastanza semplice…lancia, recupera, lancia, recupera, lancia, recupera,…e così via! A parte gli scherzi, oggi abbiamo avuto qualche cacciata sull’esca e Andy ha preso un piccolo Peacock (butterfly), carino e discreto. Purtroppo nelle scorse settimane ha piovuto più del solito e il fiume è molto molto alto (oltre 2 metri del suo livello medio) e quindi i pesci son tutti in mezzo agli alberi, dove normalmente dovremmo esserci noi a pranzare in spiaggia! Su 14 pescatori (se contate anche me..) sono stati presi solo 5 pesci…

In ogni caso le guide di pesca sono fiduciose, perchè ogni giorni ci spostiamo più in alto nel fiume, dove il livello non dovrebbe essere così alto e le condizioni di pesca migliori. Per parlare del clima possiamo dire che è molto umido e caldo, ma possono arrivare (come oggi pomeriggio) degli acquazzoni improvvisi che rinfrescano subito l’ambiente. Zanzare lungo il fiume praticamente non ce ne sono, ma bisogna stare attenti alle vespe di terra (o qualcosa di simile), quindi dobbiamo sempre portare i vestiti lunghi.

Mentre pescavamo abbiamo visto diversi delfini di acqua dolce (il delfino delle Amazzoni, detto anche Pink Dolphin), una coppia di pappagalli verdi e un pappagallo Ara (non siamo riusciti a immortalare il momento).

13 gennaio 2025: secondo giorno sul Rio Marie

tra pioggia e pesci…ma NON pioggia DI pesci!

Stamattina ci svegliamo con il cielo scuro che promette pioggia, quindi ci prepariamo a puntino per affrontare la giornata. Alle 8.00 puntuali, malgrado la pioggia fitta, partiamo a pesca con altre due guide (ogni giorno siamo su una barchetta diversa con una guida diversa). Piove abbastanza e malgrado le mantelline dopo un po’ ci troviamo leggermente bagnati, ma iniziamo comunque a pescare, e la meteo per un attimo è pure clemente.

La mattinata sembra promettere bene, iniziamo subito con qualche attacco e Andy prende ancora un piccolo butterfly. Dopo un attimo ne prende altri due, di cui uno di discrete dimensioni. Purtroppo mancano le prove fotografiche del pesce più bello perché ha ricominciato a diluviare e non sono riuscita a sbloccare il telefono per fare la fotografia (no comment…che situazione). Dopodiché piove, piove e piove, finché mezzogiorno è passato da un bel po’. Oggi il pranzo sarebbe “barbecue”, quindi si cucina in barca (in mancanza di spiagge accessibili), Augusto (la guida) e Lazzaro (la guida Indios) iniziano a preparare il fornello e il necessario per il nostro pranzo, ma l’accendino è talmente bagnato che non funziona e il fornello a gas non si accende. Dopo 5 minuti di tentativi a vuoto ricomincia a piovere…quindi si decide di rientrare al vascello e mangiare lì, nella mezz’ora di rientro prendiamo tanta acqua da trovarci totalmente annacquati. Ci cambiamo e pranziamo. Dopo pranzo il diluvio sembra calmarsi e usciamo ancora per qualche ora di pesca, sbuca anche un timido raggio di sole…ma nessun pesce all’orizzonte. Però avvistiamo una coppia di Ara in volo e dei macachi (che anche non riusciamo a immortalare).

Rientriamo al vascello che sono le 17.30 passate, doccione, aperitivo e cena, il tutto condito dalle solite chiacchiere da pescatori! Siamo dispiaciuti di non avere delle fotografie significative delle precipitazioni copiose, ma la situazione non lo permette.

14 gennaio 2025: terzo giorno sul Rio Marie

oggi caldo torrido…ma pesci sempre nada

Anche oggi siamo pronti ad affrontate un’altra giornata di pesca in mezzo alla foresta amazzonica, a meno di 60 km dal confine della Colombia. Qualcuno racconta che il fiume, nel periodo di pausa della pesca, viene puntualmente utilizzato per trasportare cocaina…

Oggi partiamo che il cielo ci promette nuvole e magari sole, in effetti a un certo punto le nuvole spariscono e il sole ci inebria, lasciandoci accaldati e assolati per quasi tutta la giornata. Anche oggi escono dall’acqua pochissimi pesci. Un piccolo Butterfly che ha preso Joao (la nostra guida Nativa) e un’altro preso da Andy. Hanno provato in tutti i modi a farmi prendere un pesce , malgrado 5-6 lanci direttamente sul butterfly non ha abboccato alla mia esca. Quindi nada. Anche oggi abbiamo visto diversi Ara e qualche atro uccello, ma niente giaguaro e niente anaconda (ci sarebbe la possibilità di avvistare entrambi). Stasera rientriamo un po’ dopo le 17.15, e il morale della ciurma è abbastanza teso e basso…in tutto il giorno sono usciti 3 pesci (i nostri due e uno su un’altra barca)…vabbè, diciamo che le aspettative generali erano ben più alte. Una volta rientrati, prima di fare la doccia ne approfittiamo di fare due esercizi usufruendo degli attrezzi delle guide :-), e poi facciamo in modo di tenere alto il morale con qualche cocktail.

15 gennaio 2025: quarto giorno sul Rio Marie

oggi ancora più caldo…e sempre pochi pesci…

Ieri sera, parte della compagnia ha deciso di alzarsi il morale provando a pescare i pesci gatto. Presi da grande entusiasmo con alcune guide preparano tutta l’attrezzatura e lanciano direttamente dietro alle barche che sono ormeggiate dietro al vascello. Dopo un po’ di attesa la stanchezza si fa sentire e tutti mollano la presa e vanno a letto, lasciando l’incombenza di un eventuale pesce gatto alle guide. Noi ci siamo goduti lo spettacolo dalla tribuna vip, dove il vero spettacolo lo ha fatto la luna.

Dopo una rigenerante dormita ci svegliamo come sempre, colazione e via per un’altra giornata in barca a pescare. Oggi si capisce che la giornata sarà particolarmente soleggiata e calda, infatti il sole picchia imperterrito per tutto il giorno. Una volta raggiunto il primo spot la giornata sembra promettere bene.

Andy prende un Paçu e subiamo 3-4 attacchi…poi il nulla…il deserto per quasi tutto il giorno… anche oggi siamo accompagnati dai delfini, vediamo i macachi e una coppia di Ara appollaiati su un albero.

Verso le 17.00 rientriamo alla barca principale, dove facciamo due esercizi intercalati all’aperitivo. Possiamo però raccontarvi che Daniel oggi ha preso un bellissimo Peacook, di 83 cm.

16 gennaio 2025: quinto giorno di pesca

a fine giornata abbiamo un po’ di action…

Oggi come guida abbiamo Rafael, che sulla sua barca ha l’ecoscandaglio. Facciamo tutta la mattina a pescare in una laguna, dove vediamo (con l’ecoscandaglio) qualche pesce che proviamo assiduamente a stimolare…subiamo un paio di attacchi, ma i pesci non si attacco all’amo.

Dopodiché ci troviamo con una parte delle altre barche a fare il “barbecue” e finito il pranzo ripartiamo verso un’altra laguna che dicono prometter bene…ma anche lì nada.

A quasi fine giornata capitiamo in un posto dove sembra esserci del pesce, e iniziamo a “martellare” con dei lanci mirati e ripetuti. Andy prova a stanarli con il popper, io seguo a ruota con il pesciolino e la guida prova anche a richiamarli con la sua esca. Facciamo almeno una ventina di lanci quando finalmente un Butterfly si attacca al mio amo.

Yuppie, finalmente ce l’ho fatta anch’io a prendere un pesce! Soddisfatti per la mia preda (non di certo per il totale della giornata) rientriamo verso l’imbarcazione principale, dove ci aspetta l’aperitivo e la cena. Ormai l’imbarcazione si è già girata e sta ritornando sui suoi passi…domani è l’ultimo giorno di pesca e poi si rientra a Manaus.

17 gennaio 2025: ultimo giorno di pesca

pesci?! Nada de nada

Oggi il nostro team di pesca è composto dai soliti Crive e da due guide native. Abbiamo passato quasi tutta la mattina viaggiando in barca per cercare uno spot com qualche pesce, e quei pochi lanci che abbiamo fatto sono finiti in nulla. Il tempo è inizialmente nuvoloso, con qualche goccia di pioggia, poi resta coperto con qualche raggio di sole.

Pranziamo ancora sulla barca con pasta al sugo…e dopo pranzo ci portano in un fiume laterale. Il posto è molto idilliaco e intravediamo anche qualche spiaggia, ma nessun pesce all’orizzonte. Lancia e rilancia, lancia e rilancia,….e così via che arrivano le 16.00. Dai ancora un paio di lanci e qualcosa si attacca all’amo di Andy…peccato che si slama prima di metterlo nel guadino.

Così si conclude la nostra avventura di pesca in Amazzonia. Felici per essere stati in questo posto bellissimo e incontaminato, ma un po’ delusi perché ci è stato venduta un’avventura dove avremmo dovuto prendere pesci a fino alla nausea, ma in realtà non è così perché il periodo favorevole alla pesca è finito da un mese.

18-19 gennaio 2025: inizia il lungo viaggio di rientro

ciao Amazzonia…

Colazione ore 5.00 e ore 6.00 partenza con la barca in direzione São Gabriel. Partiamo che è ancora buio, e dopo la solita tappa di rifornimento benzina in quasi 4 ore di navigazione arriviamo a São Gabriel dove attendiamo il van che ci porta all’aeroporto. I tempi son stati calcolati con grande margine, quindi dopo un po’ di attesa per il van finalmente arriviamo in aeroporto dove non c’è niente da fare talmente è piccolo. Per non farci mancare un po’ di pepe in questo viaggio, nel trambusto di carico e scarico valigie si scopre che la valigia di Moreno è sparita…molto probabilmente si trova da qualche parte sul fondo del Rio Marie…Il vero problema è che Moreno prosegue il viaggio a Natal per fare un’altra settimana di pesca al Tarpon (ma questa è un altra storia).

Nell’attesa del volo noi occupiamo il tempo giocando a carte. In 1h30 siamo a Manaus, dove ci accoglie un temporalone. Ritiriamo i bagagli (noi che li abbiamo ancora…) e ci aggreghiamo a chi va in centro a Manaus per prendere l’hotel. Decidiamo di prendere una camera in 7 giusto per poterci fare la doccia e depositare le valigie. I Crive decidono di andare ancora a fare un giretto al mercato, così almeno da far due passi (purtroppo nell’ultima settimana da barca e barcone non abbiamo camminato per niente). Facciamo un aperitivo davanti all’opera house (che anche oggi è chiusa al pubblico), doccia e poi cena in hotel. Alle 22.00 arriva un altro temporale e alle 22.30 arriva il nostro Uber che in mezz’ora ci porta in aeroporto.

Facciamo in scioltezza il check in e il controllo sicurezza. Dopodiché dobbiamo tirare almeno l’1.15 in attesa che ci imbarchino per Sao Paolo (volo alle ore 2.00). E così iniziamo a salutare l’Amazzonia e pian pianino ci avviciniamo a casa. Il volo questa volta è puntuale e in meno di 4 ore siamo a Sao Paolo, e malgrado un po’ di turbolenza, dovute ai temporali, riusciamo a dormire (anche perchè siamo veramente stanchi, stamattina ci siamo alzati prima delle 5.00…).

Sao Paolo vista dall’alto è immensa, ci abitano 12 milioni d persone (in Svizzera non arriviamo a 9 milioni)…Una volta atterrati facciamo colazione con un caffè e ci mettiamo un po’ a lavorare al computer, anche perché oggi abbiamo un’attesa di 8 ore prima di prendere il volo per Madrid

Comments (2):

  1. geppetto di arosio

    13 Gennaio 2025 at 20:32

    Sembra una favola il posto in cui vi trovate.
    Andy complimenti, qualche pesce, e non mi sembra niente male, riesci sempre a prenderlo.
    auguri per una prossima preda da record!!

    Rispondi
  2. Elena

    16 Gennaio 2025 at 12:18

    Fantastico vedo che state facendo una vacanza favolosa che sarà impossibile dimenticare! Vi auguro un buon proseguendo!!!

    Rispondi

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