8-26 maggio 2024: dal Ticino alla Scozia
resoconto di una nuova avventura on the road con: furgoncino, canne da pesca e… i crive!
Anche questa volta vi raccontiamo del nostro viaggio (nonché vacanza) con il furgone. Nelle prossime righe c’è il resoconto giornaliero di ciò che abbiamo fatto on the road. Speriamo sempre in una lettura leggera e interessante!
Mercoledì 8 maggio alle ore 12.00 è iniziato il nostro viaggio, dove Andy ha guidato per i primi 45 minuti, dopodiché ci siamo dati il cambio, in odo che così Andy ha potuto lavorare e io ho fatto da taxidriver. Per fortuna il forte traffico era controcorrente, e con poco tempo in colonna (zona Egerkingen e Basilea) superiamo la dogana di Basilea senza intoppi. Una volta arrivati in Francia abbiamo viaggiato scorrevoli, su strade molto tranquille e senza alcun traffico. Il navigatore, a un certo punto, ci fa uscire dall’autostrada e ci ha guidato nella campagna di Colmar. Il tempo è bello, il paesaggio anche e quindi ci gustiamo il viaggio. Senza quasi accorgercene arriviamo a Calais che sono appena le 23.00, facciamo subito il checkin per l’eurotunnel, passiamo la dogana francese e quella UK, dove ci controllano tutto: anche l’interno del furgone e il gas!
Riusciamo quindi a prendere il treno delle 00.18 (invece che quello delle 2.20 che avevamo precedentemente prenotato) e in mezz’ora siamo nel Regno Unito, tiriamo in dietro di un’ora le lancette dell’orologio e cerchiamo un posto dove dormire. In 20 minuti arriviamo a un posteggio dove ci sono già altri camper e furgoni, velocemente ci sistemiamo e dormicchiamo fino alle 7.00 (inizialmente la strada ci sembrava tranquilla, ma i realtà c’era un gran via vai di auto, moto e camion,…).
Una volta svegliati e sistemati scopriamo attorno a noi un paesaggio bucolico, contornato da una leggera nebbia mattutina e il sole che fa capolino.
9 maggio 2024:
Da folkstone a Dundee…900 km di strada
Prima delle 7.00 Andy prende i comandi del veicolo (rigorosamente in contromano) e senza difficoltà imbocca l’autostrada, mentre io dormicchio ancora un po’ Andy si districa egregiamente nel traffico della periferia di Londra. Oggi maciniamo km, tra autostrade a volte molto trafficate (decine di minuti in colonna fermi) e autostrade quasi vuote e una meteo decisamente generosa che ci regala 18°-20° di bel tempo! Dopo le prime 4 ore di guida facciamo pausa caffè e ci diamo il cambio al volante, così che anch’io possa abituarmi alla giuda a sinistra (in autostrada è un po’ più facile, ma bisogna comunque abituarsi).
Verso le 13.45 ci fermiamo a mangiar qualcosa un un’aera di servizio in zona Perth e Andy prende ancora il comando del veicolo. Più andiamo verso nord e più il traffico si alleggerisce, tranne che nelle periferie delle città.
Alle 15.30 e dopo 1’600 km di strada dalla partenza attraversiamo il confine con la Scozia! Proseguiamo ancora altri 300 km fino ad arrivare in zona Dundee, più nello specifico ci fermiamo a Kinclaven, dove ceniamo in una taverna molto carina. Finita la cena cerchiamo un posto dove dormire e ci spostiamo poco più in là, a Blairgowrie, posteggiamo lungo il fiume e finiamo con un whisky e un cidro nel pub locale. Finita la cena scrivo queste due righe e prepariamo il programma per domani. Ora la vacanza è iniziata per davvero!
10 maggio 2024:
esplorando le campagne della scozia
Anche oggi la giornata si prospetta mite e soleggiata. Ci svegliamo attorno alle 7.00, ci diamo una sistemata a partiamo per Kirriemuir (detta la città rossa per via delle case costruite in arenaria rossa). Visitiamo la cittadina a piedi, dove fotografiamo le statue di Peter Pan, in onore di Barrie (il suo autore) e quella di Bon Scott (frontman degli AC/DC dal 1974 al 1980) che era di origine scozzese. Nel mentre troviamo anche una famosa e vecchia panetteria dove comperiamo un Bridie (un panzerotto di pasta frolla farcito con carne di Angus e cipolla).
Dopo Kirriemuir andiamo a Forfar, dove facciamo una “leggera” colazione in un tea room, riprendiamo l’auto e ci dirigiamo alla ricerca delle pietre di Aberlemno. Prima visitiamo la chiesetta e poi le pietre dei Pitti. I Pitti erano una tribù guerriera che abitava in scozia 2000 anni fa, e che deve il nome ai Romani che li chiamavano “picti” date le loro abitudini di dipingersi e tatuarsi il corpo.
Dopo le pietre proseguitano verso Arbroath, una cittadina famosa per lo “smokie“, una varietà di haddock affumicato, lì posteggiamo nel centro e andiamo a piedi fino al porto, dove troviamo l’Arboath smokie e delle bellissime fragole scozzesi (a cui non posso resistere). Fatta la spese e le fotografie al porto riprendiamo il furgoncino e decidiamo che per 10 £ possiamo farcelo lavare e farci togliere la miriade di moscerini che abbiamo sul parabrezza!
Soddisfatti della pulizia del furgoncino ci rimettiamo in strada (sempre stando rigorosamente a sinistra) in direzione Stonehaven, una piccola cittadina sul mare. Lì pranziamo al Talbooth Restaurant (l’edificio più antico della città, che risale al 1600) e finito il pranzo visitiamo il piccolo e caratteristico museo, dove troviamo reperti di ogni genere (dalla pesca, alla prigione, alle usanze locali). Finita la passeggiata a Stonehaven andiamo a vendere le rovine del castello di Dunnottar, che si trovano su un promontorio a 50 m/sm, contornato da uno splendido paesaggio verde.
Finita la passeggiata al castello ci rimettiamo in strada e Andy guida fino a Aberdeen, dove andiamo a sbirciare uno scorcio della famosa spiaggia di Aberdeen (lungo la costa ci sono 22 km di sabbia e dune e fauna protetta). Finito ad Aberdeen decidiamo di lasciare la costa per immergerci di nuovo nelle campagne dell’entroterra, e andiamo fino al Craigievar Castle (che momentaneamente è chiuso per restauri), dopodiché ci fermiamo ad Alford per un aperitivo! Finito l’aperitivo cerchiamo un posticino dove accamparci per la notte, e lo troviamo non molto distante, in mezzo al nulla vicino a una pineta. Mentre ceniamo ci gustiamo anche la serata mite e soleggiata.
11 maggio 2024:
lo speyside e le sue distillerie
Dopo aver dormito come dei ghiri tutta la notte (non ci siamo nemmeno accorti che c’è stata l’aurora boreale) ci svegliamo attorno alle 7.00, facciamo colazione e poi prendiamo la strada verso la civiltà. Siamo nel bel mezzo dello Speyside (la terra delle distillerie) e quindi vogliamo vederne alcune (e questo non solo perchè Andy è un discreto amante del whisky…). Dal momento che le distillerie non aprono prima delle 9.00 e data la giornata calda e soleggiata facciamo prima una camminata.
Camminiamo circa 4 km per raggiungere la cima del Ben Rinnes (841 m/sm), dove godiamo di una vista spettacolare a 360° e finita la passeggiata mattutina andiamo a Dufftown (la “capitale del whisky”), dove pranziamo nell’unico, ma delizioso, ristorante aperto.
Finito il pranzo visitiamo la Glenfiddich distillery (una delle maggiori produttrici di whisky di scozia), curiosiamo qua e là senza però fare il tour guidato (negli scorsi viaggi ne abbiamo già fatti a sufficienza). Prima saliamo al castello, poi visitiamo lo shop e beviamo un bicchierino, dopodiché andiamo alla Balvenie. Lì facciamo solo la fotografia di rito, in quanto oggi è chiusa. Dopo la Balvenie andiamo alla Macallan che è anche chiusa: sbarra abbassata e quindi nessun accesso. Anche la fabbrica delle botti è chiusa, ormai non è ancora stagione turistica, quindi tante attrazioni non sono ancora accessibili.
Prendiamo la strada per la Cardhu, dove curiosiamo nello shop e i caseggiati all’esterno (non è una distilleria molto grande) e sulla strada incontriamo ancora qualche altra distilleria, e ad alcune (malgrado siano chiuse) facciamo la fotografia.
Finito con castelli, rovine e distillerie cerchiamo un posto dove accamparci per la notte e finiamo, casualmente, su un laghetto dove si può anche (casualmente) pescare, quindi mentre io inizio a scrivere il blog Andy si diletta un po’, senza risultato, con la pesca. La giornata è molto calda (24°) e ci godiamo il sole serale in riva al lago…sperando che quando faccia buio sia sereno a sufficienza per vedere la famosa tempesta solare!
12 maggio 2024:
giornata tranquilla nelle higlands
Dopo una notte tranquilla senza aurora boreale (anche perché le ore effettive di buio da queste parti sono poche) ci svegliamo e facciamo colazione, disfiamo il letto e partiamo in direzione Findhorn. Oggi la giornata è coperta e leggermente ventosa, ma ancora mite. Sulla strada ci fermiamo alla Dallas Dhu Distillery, una distilleria storica, chiusa dal 1983 e ormai chiusa anche per le visite (per un periodo era aperta come museo). Poco più avanti c’è la Benromach Distillery (anch’essa oggi chiusa), dove facciamo una fotografia da lontano.
Una volta arrivati a Findhorn posteggiamo e andiamo a camminare in spiaggia. Ci gustiamo la mattinata tranquilla, facciamo due fotografie e vediamo anche le foche. Prima di prendere il furgone beviamo un caffè e mangiamo uno scones (tipico dolce, non dolce, scozzese) dopodiché ripartiamo in direzione Nair, dove pranziamo in un pub.
Finito il pranzo prendiamo direzione Portmahomack, e sulla strada ci fermiamo a vedere la Dalmore Distillery (che è momentaneamente chiusa alle visite causa lavori di ristrutturazione), dove però possiamo curiosare e fare due fotografie del cantiere.
A Portmahomack visitiamo il faro e ci fermiamo per un aperitivo. Finito l’aperitivo ci spostiamo di un paio di km e posteggiamo il furgone a Inver, dove abbiamo l’intenzione di passare la notte. Ci fermiamo in un tranquillo posteggio sterrato all’inizio del paese, dove godiamo di una bella vista sul mare.
13 maggio 2024:
si prosegue verso il nord della scozia
Dopo aver passato la notte nel posteggio di Inver, un posto tranquillissimo con vista mare e coniglietti che giocano nel prato, ma un po’ vicino alle case e senza un posto davvero discreto dove poter far la pipì (a meno che non ci si voglia immergere letteralmente nelle ortiche,…) partiamo in direzione Tain, alla ricerca di un bar dove poter fare colazione. Abbiamo però la conferma che difficilmente i bar o pub aprono prima delle 10.00 e tutto quello che troviamo è un take-away. Ci prendiamo un caffè, un tè e un panino che consumiamo nel parco cittadino. Tain è un semplice paesino, la vera caratteristica di quella zona è la Glenmorangie Distillery che si trova appena in periferia (e che anch’essa apre solo alle 10.00).
Tiriamo le 10.00 girovagando un po’ qua e là e con un colpo di fortuna riusciamo fare il tour della distilleria (avrebbe dovuto essere pieno, ma ci hanno concesso di partecipare). La vera particolarità di questa distilleria (dove non abbiamo potuto fare fotografie) sono i distillatori con il collo più alto di Scozia (ben 5, 14 metri di altezza).
Finita la visita facciamo la degustazione di rito, giretto allo shop e ripartiamo in direzione Dornoch. Ci fermiamo lungo la costa per ammirare il paesaggio e notiamo che spiaggiate poco più avanti ci sono parecchie foche (Harbour Seal = foca comune) che si lasciano fotografare.
Lì ci fermiamo per visitare la cattedrale e anche perchè nel 1727 vi fu giustiziata l’ultima strega di Scozia. Dopo Dornoch andiamo a Golspie, dove pranziamo in un piccolo locale prima di salire fino al Ben Bhraggie.
In 45 minuti arriviamo alla statua del duca del Southerland e ci godiamo la vista dalla cima. La giornata è leggermente ventosa e fosca, ma la temperatura è ideale per percorrere i 390 metri di dislivello in circa 3 km di sentiero. Una volta ritornati al furgoncino ci spostiamo poco più avanti per visitare il castello di Dunrobin, una bella residenza sul mare, piena di trofei di caccia e altre curiosità reali.
Finito al castello proseguiamo sulla costa fino a Lybster (prima però, già che la troviamo sulla strada, ci fermiamo alla Clynelish Distillery) A Lybster Andy fa una pescatina al porto (senza però pescare la cena) e infine ci accampiamo nel posteggio comunale (con annesso wc pubblico), dove scriviamo il blog e prepariamo una cenetta leggera a base di lenticchie.
14 maggio 2024:
dalle Higlands alle orcadi
Dopo una notte tranquilla, malgrado i giochi di società serali non siano andati benissimo (4 yatzi in tre partite…ovviamente tutti per me) ci svegliamo presto e ci mettiamo in strada: direzione Jhon O’ Groats. La prima tappa è l’Hill O’ Many Stanes, si tratta di 200 pietre poste a ventaglio, risalenti all’era del Bronzo.
Dopodiché andiamo a cercare il Cairn o’ Get un “tumulo funerario” risalente a 5’000 anni fa. Camminiamo per poco più di 1 km in mezzo ai pascoli, con le pecore e la nebbia, il paesaggio è molto suggestivo, ma poco fotogenico.
Dopo la passeggiata nei pascoli andiamo a fare la Whaligoe Steps, si tratta di 317 scalini scavati nella falesia che da in cima alla scogliera portano direttamente fino al mare.
Finito con lo “sport mattutino” Andy (che è anche il fotografo ufficiale del blog) guida fino a Wick, una tranquilla cittadina con la via più corta del mondo (2.5m). Dopo aver visitato (da lontano) quelli che sono i resti del castello di Wick facciamo colazione e due passi per il centro e poi ripartiamo verso nord, facendo però una tappa foto alla distilleria.
La strada lungo la costa sembra molto bella, ma la nebbia non ci permette una grande visibilità. Ci fermiamo poco prima del centro di Jhon O’ Groats e dal faro camminiamo lungo la scogliera. La nebbia inizia a diradarsi un pochino, e appena si apre ci da una bellissima vista sui faraglioni. Decidiamo di andare al porto di Jhon O’ Groats (dove partono i traghetti passeggeri per le orcadi) e facciamo aperitivo nella piccola birreria locale. Dopodiché pranziamo con un buon Fish & Chips e infine ritorniamo in birreria, dove Andy lavora e io leggo un po’.
Il traghetto auto per le Orcadi parte poco più avanti, andiamo quindi a fare il biglietto e cerchiamo qualcosa da fare nelle vicinanze. Vediamo che c’è un castello, ma possiamo fotografarlo solo da lontano perchè anch’esso è chiuso. Andy prova anche a pescare un po’ qua e là sui moli, ma senza grande entusiasmo perchè non è abbastanza profondo.
Alle 18.30 prendiamo il traghetto e in un’ora di tranquilla navigazione siamo a St. Margaret’s Hope (sulle isole Orcadi). Cerchiamo un posto dove accamparci per la notte e nel mentre avvistiamo dei delfini che nuotano nella baia. Le isole sono piccole e quindi diventano facilmente “affollate” da camper e furgoni. Quando finalmente troviamo un bel posto per la notte ci sistemiamo e ceniamo.
La meteo sembra ancora essere molto clemente nei nostri confronti, e malgrado un po’ di vento e le temperature attorno ai 10-12° il cielo è sereno, quindi ci godiamo la vista sul mare.
15 maggio 2024:
le isole orcadi
Dopo la notte ventosa, ma comunque tranquilla Andy si sveglia di buon ora per lavorare, mentre io sonnecchio ancora un po’. Vento a parte la giornata è bellissima, con un cielo limpidao e le temperature miti. Decidiamo quindi di andare a camminare lungo la costa, dove Andy si diverte a pescare e in men che non si dica procaccia la cena!
Dopo la pesca continuiamo il nostro trail e vediamo degli avamposti risalenti alla seconda guerra mondiale. Finita la camminata ritorniamo al furgone dove Andy filetta già l’haddock. Ormai è ora di pranzo e quindi andiamo a St. Margeret’s Hope dove mangiamo delle ottime capesante.
Finito il pranzo andiamo a visitare la Italian Chapel, una chiesetta costruita dai prigionieri italiani durante la seconda guerra mondiale i quali sono stati in grado di ricavare questa graziosa chiesa costruendola con i capanni prefabbricati Nissen. Gli stessi prigionieri hanno costruito le Churcill Barries, le strade rialzate che collegano un’isola con l’altra e che al tempo della guerra servivano a bloccare gli U-Boot (nella baia si possono ancora vedere diversi relitti risalenti alla seconda guerra mondiale).
Dopo la Italian Chapel ci dirigiamo verso il Maeshowe, dove dobbiamo attendere 45 minuti per la prima visita guidata, quindi nell’attesa andiamo a vedere il Menhir di Stenness e il Ring of Brodgar. La visita al Maeshowe dura un’ora ed è fatta da una guida molto esperta e sprint. La sig.ra ci ha spiegato nei dettagli la storia di questa tomba che risale all’età della pietra (circa 5’000 anni fa).
Finita la visita guidata facciamo una mini spesa alla coop e troviamo un posto per la sera. Anche questa volta troviamo un bellissimo spot sul mare, dove Andy può dare il meglio di sé per cucinare il pesce!
16 maggio 2024:
a spasso per sulle isole orcadi
La serata di ieri si è conclusa con un bellissimo tramonto e tantissimo vento. Dormiamo come dei ghiri dentro il furgoncino, e ci svegliamo presto. Come prima tappa andiamo a Brough of Birsay un isolotto a nord che si raggiunge a piedi solo quando c’è la bassa marea.
Siamo fortunati e arriviamo in un buon momento di bassa marea, quindi saliamo fino al faro e visitiamo i resti dell’antico villaggio vichingo. Dopo il giro sull’isolotto restiamo sulla scogliera e vediamo il Kitchener Memorial, un monumento eretto in onore dei caduti della prima guerra mondiale, dopodiché facciamo una visitata alla birreria locale, dove però restiamo un po’ delusi in quanto le birre da degustare sono poche (rispetto a quelle che producono) e prima delle 11.30 non servono cibo (erano le 11.10…)
Facciamo una mini degustazione e subito dopo ripartiamo con il furgone alla ricerca di un posto dove fermarci a pranzo. Troviamo un angolo carino nella baia e Andy cucina il pesce di ieri!
Dopo pranzo ripartiamo in direzione Yeasnaby, dove facciamo una camminata sulla scogliera fino al point of qui ayre e lo Yesnaby Castle Sea Stack, infine passiamo dal centro di Kirkwall, ci fermiamo alla Scapa Distillery e per concludere andiamo a far due passi nella spiaggia di Scapa.
A fine giornata decidiamo di tornare verso nord e troviamo un altro bellissimo posto sul mare dove ci rilassiamo e Andy mi prepara di nuovo una super cena!
17 maggio 2024:
Scrivere seduta in spiagga contemplando il mare…
Oggi le ISOLE ORCADI ci regalano una stupenda giornata soleggiata e senza vento. Come prima cosa stamattina cerchiamo un posto lungo la scogliera dove si possa pescare, ma a nord dell’isola non ci sono accessi interessanti sul mare, quindi dirottiamo di nuovo verso sud e andiamo a fare una passeggiatina di 7 km nella riserva naturale Mull Head.
Ci godiamo appieno la giornata calda e senza vento e osserviamo affascinati il mare dalle alte scogliere. Finito il nostro giro facciamo una piccola tappa alla Deerness Distillery, che produce vodka e gin (inizieranno con il whisky solo in autunno e poi ci vorranno ancora diversi anni prima che sia pronto) .
Dopo la distilleria troviamo un posto dove prepararci un pranzo al volo (niente di fotogenico) dopodiché ritorniamo verso St. Margarete Hope, così da essere sicuri di poter pescare. Sulla strada del ritorno ci fermiamo al solito punto dove ci sono i delfini. Oggi la baia è tranquilla e i delfini si avvicinano particolarmente alla costa.
Parliamo anche con un volontario per la fauna marina che ci spiega che è da domenica che ci sono questi due delfini, che di solito non si fermano così a lungo, che sono della specie più grande e che si nutrono di polipi. Finita la chiacchierata con il volontario andiamo verso l’obiettivo di oggi pomeriggio: pescare. Andy si attrezza di tutto punto e si dalla alla pesca, mentre io leggo spaparanzata tra l’erba. Il risultato è nessuna cattura, ma ci gustiamo in ogni caso i momento di relax. Rientriamo al furgone e ci fermiamo nella spiaggia poco più avanti, mentre io scrivo queste due righe facciamo aperitivo e relax.
18 maggio 2024:
Dalle orcadi ritornando alle highlands
Dopo la cena di ieri con il mega piatto di pesce siamo andati a dormire relativamente presto, e stamattina alle 6.25 la sveglia è suonata! Ci siamo dati una sistematina e prima delle 7.00 eravamo già al terminal del traghetto in attesa di essere imbarcati. Oggi la giornata sembra più fresca e coperta, ma in ogni caso asciutta e poco ventosa.
Traghettiamo verso Gills Bay senza difficolta e alle 8.00 siamo già in strada sulla costa. Come qualche giorno fa, prima di salpare verso le Orcadi, si prospetta una mattinata fatta di nebbia e vento umido. La prima tappa la facciamo a Dunnet Head (il punto più a nord sulla terra ferma del Regno Unito) dove facciamo le foto di rito, malgrado la scarsa visibilità.
Passiamo la Dunnet Bay e arriviamo a Thurso (la città più a nord), dove andiamo a fare colazione in una di quelle panetterie/bar tipiche del nord della scozia, dove si incontra la gente del posto e si esce profumati come dopo essere stati in una friggitrice.
Finita la colazione facciamo benzina e dopo aver avvisato un cartello con la dicitura Fish Market andiamo alla ricerca del mercato del pesce, che però non troviamo… A Thurso c’è anche la Wolfburn Distillery, dove buttiamo un occhio allo shop e senza fare acquisti.
Ci rimettiamo in strada e facciamo ancora una tappa (sempre perchè attratti dalla segnaletica) alla North Point Distillery, che però produce solo Vodka e Gin (quindi nulla di davvero interessante per il nostro amante dei whisky). Ci immettiamo nuovamente sulla strada che scorre piacevolmente nel paesaggio contornato da ginestre, colline, scogliere e spiagge.
Facciamo qua e là qualche fotografia e una tappa al Totegan Strathy Point Lighthouse, dove nella baia avvistiamo ancora dei delfini. A Bettyhill decidiamo di fermarci a pranzo in un pub/store dove, dopo lunga attesa, riusciamo a mangiare un hamburger.
Finito il pranzo (che non possiamo definire leggero…) decidiamo che è buona cosa trovare velocemente da fare due passi e in zona Tongue c’è una piacevole passeggiata che porta a una rovina di un castello. Finita la passeggiata ci rimettiamo in strada fino a Durness, dove vediamo la Snoo Cave.
Poco distante di Durness troviamo finalmente un posto dove appostarci per la notte, da queste parti ci sono parecchi posti per camper (anche a pagamento, ma senza wc, o proprio a ridosso della strada) e parecchie zone con divieto di sosta notturna..ma con un po’ di pazienza si riesce a trovare il posto gusto dove fermarsi).
19 maggio 2024:
esplorando le highlands
Oggi ci svegliamo che il tempo è nuvoloso/nebbioso, con alcuni sprazzi di vento misto a pioggia. Ci mettiamo in strada verso il primo obiettivo della giornata, Eas a’ Chuil Aluinn, la cascata più alta degli UK, ma una volta che arriviamo alla partenza del sentiero (che in totale è lungo 10 km) il tempo brutto ci fa desistere dal partire e proseguiamo verso il secondo obiettivo della giornata.
Tra una deviazione sbagliata e l’altra arriviamo al faro di Steor, dove parte il sentiero per l’Old man of Stoer (che non è lo Storr dell’isola di Skye). Nel frattempo, sulla costa il tempo si è aperto e quindi ci gustiamo il circuito ad anello che parte dai pascoli delle pecore, arriva al faraglione e ritorna dalla scogliera .
Finita la camminata Andy si ferma un po’ a pescare sugli scogli, dopodiché mangiamo un boccone lungo la strada e ripartiamo in direzione Ullapool.
Non prendiamo la strada più diretta, ma seguiamo la strada lungo l’oceano che entra e esce dalle colline delle Highland circondato la laghi che si mescolano con il mare. Arriviamo ai piedi del Stac Pollaidh, dove ci sono le nuvole basse e non si capisce come voglia girare il tempo.
Decidiamo comunque di fare la camminata fino alla cima e siamo ripagati da una vista a 360° spettacolare, mentre le nuvole sono sparite lasciando spazio al sole che fa emergere dei colori magnifici.
Finita la camminata di 5 km si è già fatto sera, riprendiamo quindi il furgoncino e cerchiamo uno spiazzo dove accamparci lungo la strada. La strada è stretta (una corsia con tante aree di passaggio), ma troviamo senza difficoltà un buco dove appoggiarci e gustarci ancora una volta la vista sulla Highland. Con qualche manovra e un po’ di ingegneria riusciamo anche a mettere in bolla il letto!
20 maggio 2024:
…oggi cosa abbiamo fatto?
Già… oggi cosa abbiamo fatto? Spesso mi faccio questa domanda prima di iniziare a scrivere il resoconto giornaliero, perchè le giornate scorrono in modo piacevole, facciamo numerose cose senza nemmeno averle programmate e ci gustiamo il tutto in modalità vacanza.
E quindi oggi cosa abbiamo fatto? Dopo una notte tranquilla (c’è da dire che anche dormendo a bordo strada di notte non passa nessuno, quindi resta tranquillo e silenzioso fino a mattina) ci svegliamo verso le 8.00 (verso le 8.00 solo perchè il sole inizia a rende troppo caldo il nostro nido…), con calma smantelliamo il tutto e partiamo per Ullapool, lì ci fermiamo e andiamo a fare due passi sulla collina. Oggi la giornata è limpidissima e calda e dopo i 5 km mattutini facciamo un po’ di spesa alla Tesco e ripartiamo lungo la costa. La strada si snoda ancora in modo piacevole tra boschi, laghi e mare.
Fatichiamo un attimo a trovare un posto dove mangiar un boccone e dopo un tentativo a vuoto (in un hotel con ristorante troppo “Inn” per i nostri gusti e forse anche troppo British…) finalmente troviamo un posticino molto carino a Kinlochewe, dove pranziamo con un toast.
Proseguiamo lungo la strada e a Shieldag facciamo ancora una pausa, semplicemente perchè è un villaggio carino che si affaccia sul mare e l’idea di fermarci a bere qualcosa ci alletta parecchio…inoltre abbiamo visto una smokehouse dove poter prendere del salmone affumicato.
Già che ci siamo fermati decidiamo di dividerci anche un Fish & Chips…eh sì…questa per noi è vacanza! Finita la “merenda” ci rimettiamo in strada e cerchiamo qualche passeggiata in zona, ma non c’è nulla che ci attira veramente. Ci fermiamo alla spiaggia di Applecross, dove facciamo due passi a piedi nudi e una miriade di fotografie.
Finito con il grounding ci rimettiamo in viaggio, passiamo il paese di Applecross e proseguiamo fino al molo di Toscaigh, dove la strada finisce e il mare permette di tentare la pesca (spesso il mare è troppo basso o le scogliere interessanti non sono raggiungibili a piedi…). Mentre Andy pesca io mi crogiolo al sole e inizio a scrivere queste quattro righe…Dopo il tentativo di pesca tironiano verso Applecross dove facciamo aperitivo in riva al mare.
Infine ci rimettiamo in strada tra le montagne delle Higlands con l’idea di fermarci da qualche parte a cucinarci un piatto di pasta al salmone…ma oggi è una giornata così e quando vediamo un cartello con scritto Seafood Restaurant non resistiamo e ancora una volta ci fermiamo! E vada per una “cenetta” gustosa e vacanziera…il piatto di pasta sarà per domani!
21 maggio 2024:
…lentamente ci spostiamo a sud
Stamattina, una volta che ci siamo svegliati, siamo andati diretti a Plockton, dove come prima cosa siamo andati a piedi al castello di Duncraig, dopodiché ci siamo presi un caffè crogiolandoci al sole osservando il mare. Prima di rimetterci in careggiata abbiamo fatto tappa alla Coral Beach e infine siamo ripartiti in direzione Kyle of Lochalsh, fermandoci qua e là dove abbiamo visto qualcosa di bello.
A Kyle of Lochalsh abbiamo pranzato con un classico Fish & Chips e poi non abbiamo resistito e abbiamo attraversato il ponte per fare un salto sull’isola di Skye*, giusto per andare a mangiare due scampi e le squat lobster. Finito il “dessert” ritorniamo verso la terra ferma e continuano a viaggiare per portarci un po’ più a Sud.
*Non ci fermiamo sull’isola di Skye semplicemente perchè ci siamo già stati due volte, e malgrado troviamo sia una bellissima isola, c’è anche tanto altro da fare e vedere in Scozia
Passiamo da Dornie dove c’è il famosissimo castello di Eilean Donan che fotografiamo per l’ennesima volta (è ormai il nostro terzo passaggio da queste parti…) e ritorniamo quindi in strada in direzione Fort William.
Poco prima di trovare un posto dove fermarci per la notte facciamo tappa per una “merenda” lungo la strada. Ormai il sole sta sparendo dietro le nuvole…e probabilmente sarà l’ultimo giorno dove possiamo goderci la Scozia in calzoncini corti e birra all’aperto! Infine troviamo da piazzare il furgoncino in zona Torlundy, nei pressi del canale di Caledonia.
22 maggio 2024:
…da fort william a oban
Come prima cosa, questa mattina, ci siamo diretti a Fort William alla ricerca della patente di pesca per il fiume Nevis. Dopo essere stati rimbalzati dall’ufficio del turismo, alla reception dell’hotel alla reception del campeggio finalmente Andy riesce a fare la patente di pesca. Posteggiamo poco più avanti e iniziamo a camminare lungo il fiume, così che Andy scruta la situazione mentre facciamo due passi.
Dopo la passeggiata facciamo tappa alla Ben Nevis Distillery dove beviamo un caffè e non curiosiamo allo shop semplicemente perchè non c’è. Finito il caffè ritorniamo lungo il fiume, e malgrado non ne sia completamente convito (in quanto non ha visto mezzo pesce durante la perlustrazione), Andy prova comunque a pescare, in ogni caso la pesca permessa è catch & release (quindi le ipotetiche catture non si possono tenere, ma vanno rilasciate).
…Non so come raccontarvelo, ma non ci sono fotografie di pesci…e questo non perchè Andy ha accidentalmente messo ammollo il telefono (senza subirne danni) mentre era preso dalla foga della pesca, ma perchè di trote non se ne sono proprio viste! Finita la pesca ci rimettiamo in strada in direzione Oban.
Lungo il percorso facciamo una breve tappa pranzo vista mare e ripartiamo. Verso le 16.00 siamo a Oban e andiamo direttamene alla Oban Distillery, che si trova proprio nel mezzo della città. Lì, dopo la classica curiosatina allo shop, ci fermiamo per un cicchettino di whisky e poi ripartiamo alla ricerca di un posto per la notte.
Viaggiamo ancora un’ora e dopo una breve spesa ci fermiamo in mezzo alla campagna, casualmente vicino a un fiumiciattolo.
*Anche oggi non abbiamo fatto grandi visite a Fort William e Oban perchè già visitate nei viaggi precedenti.
23 maggio 2024:
giornata tranquilla…in spostamento verso sud…
Mentre stamattina Andy ha lavorato io ho continuato a sonnecchiare e data la giornata fresca (10°) e piovosa ci stanno bene anche dei momenti più soft dove lasciamo scorrere in tranquillità le ore. Una volta pronti siamo partiti in direzione Inveraray con già bene in mente i due obiettivi della giornata.
A un certo punto la strada principale si allontana dal mare, ma Andy decide che vuole proseguire sulla secondaria per stare vicino alla costa…ma dopo qualche centinaio di metri di strada sterrata troviamo dei cartelli che ci fan decidere che è meglio tornare indietro e tornare sulla strada principale! Arrivati a Inveraray la superiamo e proseguiamo per 15 minuti dove poi ci fermiamo al Loch Fyne, un negozio con annesso ristorante specializzato in pesce.
Data la giornata piovosa pranziamo con un super piatto di pesce, dopodiché ci trasferiamo 500 m avanti alla Fyne Ales Brewery dove facciamo una piccola degustazione di birre…finita la degustazione ci rimettiamo in strada e proseguiamo lungo la costa.
L’unica altra tappa che facciamo è quella per fare un po’ di spesa, dopodiché proseguiamo. Il tempo oggi non sembra volersi aprire, quindi mentre piove ne approfittiamo per spostarci ancora qualche km verso sud!
24 maggio 2024:
dalla scozia all’inghilterra
Oggi è venerdì 24 maggio e sono già 17 giorni che siamo partiti da casa…manca poco al nostro rientro. La meteo è variabile in pieno stile British, dal piovigginoso al cielo quasi blu, con temperature accettabili a partire dagli 11° di stamattina ai 14° di oggi pomeriggio.
In mattinata, dopo una breve tappa colazione lungo la strada, visitiamo il Culzean Castle, un castello che risale al 1792. Il parco del castello è grande più di 200 ettari, con al suo interno un orto con le serre e il parco dei cervi. Anche la sala con tutta la collezione di armi e la cucina sono molto interessanti.
Finita la visita al castello e al suo parco ci rimettiamo in strada per fermarci poco più avanti al faro Turnberry, dove bisogna passare attraverso al Trump Golf Club per visitarlo. Dopo il faro è quasi ora di pranzo, quindi ci fermiamo per uno spuntino al volo e ripartiamo verso sud.
Con il nostro furgoncino attraversiamo il parco di Galloway dalla Queen’s Road, una bella strada panoramica che permette anche di avvistare i cervi del parco.
Dopo essere passati da Gretna viaggiamo ancora un po’ e nel tardo pomeriggio ci fermiamo per una tappa al pub, dove ci gustiamo ancora una birra locale, dopodiché cerchiamo un posto tranquillo dove preparare la cena e passare la notte. Nel frattempo abbiamo lasciato la Scozia e siamo già in Inghilterra, così da avere qualche km in meno domani da fare.
25 maggio 2024:
direzione folkstone
Oggi ci siam svegliati con il sole, e assieme al sole e al bel tempo da queste parti ci sono anche una miriade di moskito, un moscerino non più grande di 3 mm che attacca peggio delle zanzare. Questo esserino fastidioso fa sì che non si possa stare fuori senza essere mangiati vivi, ma in ogni caso siamo felici che sia ritornato il bel tempo! Ci mettiamo in viaggio e attraversiamo il Lake District National Park, una parco molto bello, pieno di sentieri , colline e laghi.
Essendo sabato la zona è gettonata e continuiamo a incrociare auto che vanno verso il centro del parco. Ci fermiamo a fare colazione a Glenridding e facciamo una piccola passeggiata nel ridente villaggio sul lago, dopodiché ripartiamo tra strade strette, colline e pecore. Facciamo ancora qualche tappa qua e là, giusto per far due passi e curiosare per qualche souvenir dell’ultimo momento.
A un certo punto prendiamo l’autostrada e impostiamo il navigatore in direzione Folkstone ci vogliono circa 6 ore…traffico permettendo.
Fortunatamente viaggiamo tranquilli e con qualche breve sosta alle 18.15 siamo nei dintorni di Folkstone, dove andiamo a cena in un pub, così da poi sistemare il furgone e essere pronti domani mattina a prendere l’eurotunnel.
26 maggio 2024:
da folkstone a casa
Dopo la cena al pub ci rilassiamo ancora un attimo nel furgoncino e ci godiamo l’ultimo tramonto negli UK, poi nanna perché domani mattina ci aspetta il rientro a casa!
Ci svegliamo alle 6.20, chiudiamo il furgone e percorriamo gli ultimi 10 minuti di strada negli UK. Quando arriviamo al terminal dell’Eurotunnel scopriamo che c’è colonna…quindi ci armiamo di pazienza e aspettiamo una mezz’oretta per fare il check in e proseguiamo con tanta pazienza in colonna anche ai controlli doganali e al ceck del furgone.
In un ora siamo all’imbarco e alle 8.36 partiamo con il treno e in 35 minuti siamo a Calais. Portiamo l’orologio avanti di un’ora e ci mettiamo in strada verso casa, ci mancano ancora circa 1000 km e poi la nostra vacanza è finita. Viaggiamo tutto il giorno senza intoppi, l’autostrada in Francia è praticamente vuota e a parte qualche pioggerella sparsa qua e là il tempo principalmente è soleggiato e caldo. Alle 18.00 siamo a Basilea dove varchiamo in scioltezza la dogana.
Qua di seguito lasciamo un piccolo resoconto in numeri del nostro viaggio:
- 6200 km percorsi in furgone
- 136 km percorsi a piedi
- 18 giorni di vacanza
- 2 giorni di pioggia
- una miriade di distillerie viste
- tantissimi bei ricordi immagazzinati