26 dicembre 2024: Partiamo per un nuovo viaggio…
…questa volta senza furgoncino…ma con le canne da pesca
Nel periodo natalizio normalmente non facciamo viaggi, ma quest’anno, per una serie di svariati motivi abbiamo deciso di partire il 26 dicembre. Si tratta di un viaggio che ci porta al caldo e ci farà visitare più nazioni. Seguici e scoprirai le nostre avventure!
Alle ore 8.15 posteggiamo a Malpensa, sono -2° e attendiamo la navetta che ci porta al Terminal 1. L’aeroporto è strapieno di gente che come noi parte per le vacanze. Imbarchiamo le valigie, superiamo i controlli di sicurezza e il volo parte puntuale, giusto il tempo per vedere la Tour Eiffel dall’alto e alle 13.00 atteriamo a Parigi. In due ore siamo di nuovo su un altro aereo, questa volta con destinazione Pointe a Pitre. Alle 18.45 (ora Guadalupe) scendiamo dall’aereo e veniamo accolti da un clima piacevolmente caldo (saranno circa 25°).
Una volta ritirati i bagagli prendiamo l’auto a noleggio e in circa 50 minuti siamo a Ferry (una piccola frazione di Deshaies). Non troviamo subito la casa, ma dopo un paio di telefonate e una nuova ricerca con google maps finalmente raggiungiamo Ariane (la proprietaria di casa) che ci accoglie calorosamente. Ci fa fare il giro della casa e per nostra grande gioia ci ha anche lasciato qualcosa per cena. Mangiamo questa specialità del posto (Cristophine ripiene) e stanchi morti ci tiriamo a letto.
27 dicembre 2024: primo giorno in Guadalupe
…orientamento e relax
Stamattina ci svegliamo che fuori è ancora buio e con calma ci prepariamo per questa prima giornata in Guadalupe. Alle 8.30 siamo a St. Rose dove facciamo una passeggiata sul lungomare e poi andiamo a fare la spesa. Per prima passiamo dal fruttivendolo e poi da Carrefuor. Finite le compere rientriamo a casa, dove depositiamo la spesa e dopo un’attenta riflessione decidiamo che è il momento di andare in spiaggia, magari dove ci sono anche dei ristorantini per poter pranzare.
Una volta raggiunta la spiaggia de Grande-Anse mangiamo alla Salamandre, dove iniziamo a sperimentare i piatti tipici della zona. Finito il pranzo ci rilassiamo in spiaggia, dove c’è gente, ma non troppa folla.
Ci rilassiamo un paio d’ore al sole, dopodiché riprendiamo l’auto fino a raggiungere Deshaies, dove facciamo un giretto alla scoperta di questa graziosa cittadina…una biretta in spiaggia…e ora siamo proprio in modalità vacanza! Per finire la giornata rientriamo a casa e andiamo a piedi (che è molto vicino) a esplorare Ferry, dove c’è anche una piccola spiaggia e un paio di ristoranti che ci sembrano carini. Rientriamo a casa e ci prepariamo una cenetta leggera al volo.
Alle 18.00 il sole è già tramontato e in men che non si dica è buio…se in più aggiungiamo il fuso orario a noi sembra già l’ora di andare a letto. Ci rilassiamo un po’ sulla veranda mentre programmiamo cosa fare nei prossimi giorni…e poi nanna presto!
28 dicembre 2024: il nostro primo trail
…alla conquista del vulcano
Dopo una dormita di quasi 10 ore Andy si sveglia presto e va a pescare davanti a casa…senza risultati. Torna per colazione e poi, una volta organizzati gli zaini, partiamo per La Soufrière (il vulcano che sta nella Basse-Terre). Si tratta della montagna più alta delle piccole Antille (1467 metri), inattivo ormai dal 1977. Guidiamo per 1h30 prima di raggiungere Basse-Terre e salire verso la montagna alla ricerca del posteggio. Dopo qualche km di strada in salita nella foresta capiamo che la meta oggi è particolarmente gettonata (ci sono macchine posteggiate ovunque lungo la strada) e a un certo punto ci arrendiamo e posteggiamo anche noi. Siamo a circa 3 km dal posteggio ufficiale, ma va bene così! E via si parte per la salita e dopo un dislivello di 700 m e 6 km di cammino (assieme a tantissima altra gente) finalmente arriviamo in cima al vulcano. La nebbiolina che in parte ci ha accompagnato durante la salita si è diradata una volta in cima, permettendoci così di godere al meglio della vista a 360 gradi. Siamo consapevoli di essere stati molto fortunati, perchè queste condizioni meteorologiche sulla Soufrière sono rare.
Dopo una breve pausa in cima ci mettiamo in colonna per scendere (il sentiero in alcuni punti è abbastanza stretto, obbligandoci così a restare in coda). Una volta raggiunta l’auto optiamo di trovare qualcosa da mangiare lungo la strada di rientro, una volta a Bouillante individuiamo uno “sgabiotto” che fa Bokits e Accras (piatti tipici locali).
Finito il pranzo (che ormai sono le 15.00 passate) rientriamo a Ferry, dove andiamo a goderci gli ultimi raggi di sole in spiaggia. Birretta, bagno e sole per finire alla grande la giornata.
29 dicembre 2024: giornata di relax
Oggi abbiamo fatto un po’ di tutto, ma sempre all’insegna del relax…o quasi
Ieri sera, dopo una buona cena a Deshaies, siamo riusciti ad andare a letto dopo le 21.30, ma per colpa del Jet Leg anche stamattina ci svegliamo presto, e alle 5.55 siamo già in spiaggia pronti a preparare l’attrezzatura di pesca. Ormai devo fare un po’ di pratica prima di arrivare alla seconda parte di questo viaggio e l’obiettivo di stamattina è quello di farmi prendere dimestichezza con i lanci (non posso certo pretendere di prendere un pesce al primo colpo…). Mentre Andy mi mostra come lanciare e recuperare subisce un attacco vorace all’esca, che in un battibaleno si porta via tutto (esca e filo), probabilmente si tratta di un barracuda che ci lascia però a bocca asciutta. Con pazienza Andy mi rimonta una nuova esca e poi finalmente inizio a “pescare”, o meglio ad allenarmi con i lanci. Dopo circa 1h30 ritorniamo a casa (senza pesci) a far colazione.
Decidiamo quindi di fare una breve passeggiata all’interno del parco nazionale, che ci porta in meno di mezz’ora a “La Mamelle de Pigeon“, dove possiamo godere di una spettacolare vista dalla foresta verso il mare.
Rientriamo alla macchina e continuano lungo la strada del parco, fino ad arrivare a Sainte-Rose. In quella zona cerchiamo una spiaggia dove fermarci, e finalmente troviamo un posto alla Plage de Cluny, dove prima ci rilassiamo un po’ sulla sabbia dorata e dopo decidiamo di andare a mangiare Chez Françine, un chiringuito strapieno con dei tempi d’attesa biblici. Attendiamo circa 45 minuti per poter fare il nostro ordine e altrettanto (se non di più) per mangiare, ma al momento di pagare il conto, assieme alle scuse per i tempi di attesa ci viene offerto l’antipasto. Dopo il luuuungo pranzo ritorniamo in spiaggia, ma ormai il sole sta già scendendo e dopo un’oretta di relax riprendiamo l’auto per tornare a casa e rilassarci un’altra oretta nella spiaggia di Ferry.
Oggi è una giornata ventosa, con il mare particolarmente mosso che non invita a fare il bagno, ma almeno non è troppo caldo. Dopo la passeggiata tra casa e spiaggia e ritorno ci restiamo un po’ in veranda e Andy infine decide di finire la giornata con una pescatina davanti a casa (prima o poi riuscirà a procacciarci il pesce per le nostre cene…). Finisco di scrivere queste righe che ormai è buio (sono quasi le 18.20) e infine andiamo a cena a Ferry…
30 dicembre 2024: alla scoperta della Grande-Terre
tra spiagge bianche e paesaggi magnifici
La cena di ieri sera è stata buona e divertente! La giovane cameriera ha avuto un po’ di difficoltà ad aprire la bottiglia di vino..tantè che dopo aver impiegato un infinità di tempo a togliere la capsula di protezione del tappo (e aver rovesciato mezzo secchio del ghiaccio) ha chiesto aiuto al pubblico per estrarre il turacciolo e così Andy ha aperto la bottiglia di vino. La cena è proseguita senza intoppi, piacevole e tranquilla.
Dopo essere andati a letto quasi alle 22.00 alle 6.00 siamo già svegli, prendiamo il nostro fagotto e partiamo in direzione Sainte-Anne, dove ci feriamo in una panetteria a prendere una baguette e un dolcetto (ormai qua è come in Francia, tutti pazzi per i prodotti da panetteria).
Ammiriamo la spiaggia bianca di Sainte-Anne e ripartiamo in direzione Saint-François, dove facciamo una breve tappa relax…poi ripartiamo per Pointe des Châteaux, la punta più orientale di Grande-Terre. Lì ammiriamo l’oceano impetuoso infrangersi sulle scogliere e camminiamo qualche chilometro all’interno del parco finché arriva l’ora di pranzo. Ci fermiamo quindi sulla spiaggia dove gustiamo una tartare di tonno e il pollo boucané…questa sì che è vacanza!
Finito il pranzo ripartiamo in direzione Pointe a Pitre, passando però dall’altra parte di Grande-Terre. Siamo fortunati e troviamo poco traffico. Lungo la strada cerchiamo una nuova spiaggia dove fermarci a gozzovigliare, ma non siamo molto fortunati (anche se così facendo scopriamo dei bei punti panoramici).
Una volta a Sainte-Rose facciamo ancora qualche tentativo a vuoto finché ci fermiamo alla Plage de grande Anse. Anche oggi è piena di gente, il vento soffia abbastanza forte e le onde sono un po’ birichine…Dal momento che il sole si avvicina al tramonto ritorniamo a casa dove facciamo una breve merenda (baguette e Brie…) e poi via a pescare prima che sia buio.
31 dicembre 2024: aspettando il 2025
tra camminate, relax e qualche goccia di pioggia
Come ogni mattina la routine è questa: sveglia presto, due lanci, colazione e poi via! Oggi scegliamo un trail lungo la costa che parte poco distante da Pointe Noire. Il percorso è tutto un su e giù che si snoda nel bosco per circa 3 km, e a momenti ci regala una bella vista sulla baia e sull’isoletta di Pigeon. Durante il ritorno, a circa metà strada, ci fermiamo a pranzare con l’insalata di cereali che Andy ha preparato prima di partire. Ovviamente Andy ha anche preparato l’attrezzatura da pesca e non resiste dal fare qualche lancio dall’alto della scogliera.
Finita la passeggiata, facciamo una breve spesa e poi ritorniamo a Ferry, dove andiamo in spiaggia. Oggi non è particolarmente affollata e le nuvole che a momenti coprono il sole sono anche piacevoli, finché verso le 17.00 non diventano pioggia forte che ci costringe a rincasare. Mentre io scrivo le due righe di oggi Andy va ancora un attimo a pescare (prima che sia troppo buio, perchè alle 18.30 è già notte fonda).
Stasera, per festeggiare l’arrivo nel nuovo anno andiamo a cena nel ristorante qua di fronte…ma questo ve lo raccontiamo dopo!
1 gennaio 2025: inizia un nuovo anno
e le vacanze proseguono!
Il passaggio dal 2024 al 2025 si è svolto in buona compagnia, mangiando aragosta e sorseggiando champagne per brindare al nuovo anno. Ovviamente noi non abbiamo festeggiato fino a mattina come la gente del posto (alle 6.00 c’era ancora musica e sembrerebbe che abbiano finito di festeggiare solo con l’arrivo delle brioche), ma dopo aver brindato e chiacchierato un po’ con Yannick e la sua compagna, i quali ci hanno dato dei buoni suggerimenti su luoghi da visitare e cose da fare nei prossimi giorni, ci siamo ritirati a dormire.
Alle 6.00 Andy era già attivo con la canna da pesca, mentre io ho riposato ancora un pochino. L’idea è quella di passare il primo giorno dell’anno in relax e alle 9.00 siamo a visitare il giardino botanico. Il giardino botanico di Deshaie propone più di 1000 specie diverse di fiori e piante, inoltre c’è anche una parte dedicata alla fauna, con la presenza di carpe, colibrì, pappagalli, fenicotteri e capre. In un paio d’ore visitiamo con calma il giardino, dopodiché andiamo a cercare la Plage de la Perle, che dista circa 15 minuti di auto da casa. Lì ci rilassiamo al sole, facciamo il bagno…e passiamo la giornata.
A pranzo mangiamo in uno dei due ristoranti in spiaggia, e oggi, siamo organizzati: per occupare il tempo in modo costruttivo durante l’attesa dei pasti giochiamo a carte! Io mangio la Fricassée Ouassou (una specialità locale a base di gamberi di acqua dolce) e Andy il pesce alla griglia.
2 gennaio 2025: e l’avventura continua
alla ricerca delle cascate Tambour
Stamattina ci svegliamo prima dell’alba, prepariamo le nostre cosine e dopo colazione partiamo in direzione Petit-Bourg, alla ricerca della cascata Tambour. Una volta che carichiamo zaini e canne da pesca in auto ci accorgiamo che manca qualcosa…già manca l’unica canna da pesca che ieri sera è restata in auto…e che ora molto probabilmente appartiene a uno sconosciuto che ha deciso di fare servisol…vabbè, nulla di grave, è l’unica cosa che manca all’appello.
In meno di un’ora si arriverebbe al posteggio per le cascate, ma noi nel frattempo ci fermiamo a pescare, così che io (Patty) possa continuare ad allenarmi almeno con i lanci. Una volta a destinazione, posteggiamo e partiamo per il sentiero…cercando il ponte per attraversare il fiume, ma ben presto capiamo che di ponti non ce ne sono affatto. Esatto, niente ponti, ma guadi, sì guadi al plurale…! Attraverso una bellissima e selvaggia foresta, camminando accanto a un fiume di un azzurro intenso e infine arriviamo alla bellissima cascata di Tambour. Ci godiamo il momento e poi ritorniamo alla macchina.
Decidiamo quindi di rientrare passando da Basse-Terre (così da finire il giro dell’isola), passando per il capo più a Sud dell’isola di Basse-Terre: Vieux-Fort, che segna anche a livello geografico il limite tra il mare dei Caraibi e l’Oceano Atlantico. Una volta a Basse-Terre visitiamo il mercato (che però è già in chiusura) dove acquistiamo un po’ di prodotti locali (banane e avocado).
Cerchiamo anche un food-truck che ci è stato suggerito, ma oggi purtroppo è chiuso. Rientriamo quindi verso Ferry (ci vuole ancora circa un’ora di strada) e ci fermiamo lungo la strada a mangiare un bocconcino….accras (non posso mani mancare per provare e far sembrare meno lunghi i tempi di attesa del servizio) e Bokits di pesce e formaggio.
Finito il pranzo ripartiamo facendo ancora una tappa “allenamento pesca” fino ad arrivare a casa che il sole sta tramontando…quindi con le condizioni giuste per provare a pescare davanti a casa…sì, provare! Finito l’allenamento giornaliero di pesca ci ritiriamo a casa tranquilli e scrivere il blog e preparare una cena leggera.
3 gennaio 2025: vita da vacanzieri
relax e pesca sulle spiagge bianche…
Stamattina ci svegliamo alle 5.30 con la sveglia, perché vogliamo partire presto per goderci la giornata sulle spiagge bianche nella zona di Pointe des Chateaux. Alle 7.30 siamo a Sainte-Anne a far due passi sul lungomare, dopodiché proseguiamo fermandoci qua e là nelle spiagge deserte e caraibiche della zona. Tra una pescatina e una sosta relax arriva mezzogiorno e decidiamo quindi di andare a mangiare al food-truck sulla spiaggia dell’altro giorno. Stavolta io mangio il pollo e Andy la tartare di tonno. Dopo pranzo ritorniamo in spiaggia dove oltre a noi non c’è nessun altro…davvero super!
Verso le 15.30 prendiamo l’auto e ritorniamo verso casa, facciamo giusto una tappa spesa (abbiamo comperato anche il pesce da poter mettere stasera sulla griglia…no comment) e una tappa sorbetto al cocco. Lungo la strada si trovano sovente (ma non sempre e non dappertutto) donne che vendono il sorbetto artigianale, una specialità che almeno una volta va provata! Rientrati a casa Andy si diletta a preparami una super cena con il pesce comperato e il minigrill in dotazione…
4 gennaio 2025: la vacanza continua
senza stress, ai ritmi dell’isola.
Stamattina avevamo un obiettivo culinario ben preciso: fare colazione a casa con un super hamburger by Andy. L’obiettivo è stato raggiunto ed è anche stato soddisfacente…ma lascio giudicare a voi dalle fotografie! Devo sottolineare che il bacon è stato preparato, ma era talmente salato da risultare immangiabile.
Dopo colazione abbiamo valutato se andare a camminare all’interno del paro della Soufrière o andare in spiaggia, e infine abbiamo scelto la seconda opzione, tendendo per domani la camminata (bisogna partire presto per sfruttare al meglio la giornata). Così oggi abbiamo passato la giornata tra spiaggia e pesca finché non è arrivata la pioggia a farci rientrare verso casa…con una tappa sorbetto lungo la strada!
Dal momento che nessuno ha ancora commentato gli scatti del 27 dicembre facciamo una piccola spiegazione inerente a Deshaies e il telefilm “Delitti in Paradiso”. Dal 2011 Deshaies è il set cinematografica della serie televisiva Brittanica “Delitti in Paradiso”. Il distretto di polizia di Honorè in realtà era l’ufficio del parroco (ora ormai adibito a set cinematografico e a museo nei momenti dove non viene registrata la serie).
Anche al giardino botanico sono state girate alcune scene, in particolare il primo episodio (e delitto) della serie. Mentre il Bar di Catherine nella prima serie è il ristorante La Kaz, per poi spostare le riprese al ristorante sulla spiaggia Le Madras.
La maggior parte delle riprese inerenti le spiagge sono girate a la Plage de la Perle, dove viene anche costruita la capanna dell’ispettore, che a fine riprese viene puntualmente smantellata. Ci sono altri luoghi comparsi nella serie, ma non stiamo qua ad elencarveli tutti!